L’Italia svilupperà una vera gigafactory di batterie da 45 GWh entro il 2023. Il progetto – riporta il Corriere della Sera – è di Italvolt, newco creata da Lars Carlstrom, imprenditore svedese, fondatore e azionista di Britishvolt, la società che nel Northumberland, in Gran Bretagna, vuole erigere entro il 2023 un «gigaplant» da 2,6 miliardi di sterline.
Italvolt stima che l’insediamento darà luogo a un totale di 15.000 nuovi posti di lavoro, di cui 4.000 nell’industria. La superficie interessata è di 1 milione di metri quadri, dei quali 20 mila per la ricerca e sviluppo e ben 300 mila per la produzione. Questi numeri ne farebbero il 12mo impianto al mondo per superficie occupata. Italvolt starebbe scegliendo tra tre siti – Piemonte, Campania e Calabria – per costruire un impianto con una produzione a un tasso annuo fino a 45 Gigawattora e che dunque avrebbe bisogno di 100 ettari circa di superficie.
La gigafactory italiana – sottolinea l’articolo del Corriere della Sera – ambisce a intercettare il grande mercato europeo dell’automotive, dove con Stellantis ha appena fatto la sua comparsa il quarto costruttore mondiale. E per farlo al meglio vorrebbe dotarsi anche di un centro ricerche di 20 mila metri quadri. L’idea è dare impulso alla creazione di una filiera europea per l’auto elettrica. L’operazione sarebbe finanziata all’inizio da Italvolt per poi raccogliere da altri investitori il capitale necessario ad avviare i lavori su uno dei tre siti italiani e vedere indicativamente l’impianto pronto per il 2023. La cifra sarebbe nell’ordine di qualche miliardo, basta vedere l’omologo investimento Oltremanica e quello di Tesla nel Brandeburgo.