Od&M consulting, la società che fa capo alla multinazionale italiana del lavoro Gi Group, ha svolto un’indagine con focus sulla figura dell’ingegnere, sulla sua posizione in un mercato che sempre più guarda all’Impresa 4.0. Tra i dati più soprendenti, la condizione dell’ingegnere elettrico.
Quest’ultimo, come neolaureato, risulta essere il più pagato di tutti i colleghi: 33.233 euro di base annua lorda. Lo tallona l’ingegnere spaziale con 32.526 euro, seguito da altri quattro indirizzi che stanno sopra la media: informatico (31.616), meccanico (31.132), elettronico (29.875) e dell’automazione (29.836). Guadagnano invece meno del valore intermedio l’ingegnere delle telecomunicazioni, che però scarta di pochissimo (28.541), quello gestionale (27.993) e il biomedicale (26.802).
Non si deve però ritenere che il piazzamento nella graduatoria retributiva corrisponda esattamente al posizionamento delle lauree ingegneristiche più richieste dal mercato, specifica una nota dell’indagine. La classifica della domanda, infatti, si rivoluziona e mette al primo posto dei più ricercati l’ingegnere informatico. Una posizione apicale confermata anche da Indeed, sito tra i leader per la ricerca di lavoro in Italia, che certifica come la domanda di ingegneri informatici a fine 2018 sia cresciuta del 55% rispetto all’anno precedente e che oltre il 30% degli annunci postati appartenga alla categoria «hard to fill», quelli cioè che restano scoperti per 60 giorni o più.
Tornando all’indagine Od&M, il secondo profilo più richiesto è quello dell’ingegnere elettronico seguito, nell’ordine, da automazione, tlc, meccanico, elettrico, gestionale, spaziale e biomedico.