Le imprese italiane delle energie rinnovabili nel 2023 sono aumentate del 13,2% rispetto all’anno precedente, da 33.257 a 37.655. Lo rivela il rapporto “Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia” della Fondazione Symbola di Ermete Realacci e di Italian Exhibition Group.
Il 74,4% delle imprese italiane attive o potenzialmente attive nella filiera delle fonti green lavora sul fotovoltaico, il 37,1% sull’eolico, il 23,2% sulle bioenergie (ovvero biomasse e biogas), il 17,6% sull’idroelettrico, il 13,0% sul geotermoelettrico e l’8,1% sul solare termico.
Su 37.655 imprese, la dimensione media è di 9,5 addetti, cifra che supera di 2,4 volte la media del totale delle aziende extra-agricole.
Spiccano le imprese di installazione e manutenzione (39,2%), quelle impegnate nella produzione di energia (13,8%), il commercio (12,3%), la manifattura (9,6%), l’affitto e la gestione immobiliare (6,4%), e le attività di consulenza, collaudo e monitoraggio (6,1%). La distribuzione delle imprese per settore di attività si mantiene piuttosto stabile tra gli anni.
Oltre un terzo delle imprese ha la sede legale in Lombardia, Lazio e Campania. La Lombardia domina con 6.035 imprese, corrispondenti al 16,0% del totale nazionale, seguita dal Lazio con 4.084 imprese e una percentuale del 10,8%. La Campania è al terzo posto con 3.490 imprese (9,3%), seguita dalla Sicilia con 3.018 (8,0%) e il Veneto molto vicino con 2.981 imprese (7,9%). Queste cinque regioni raccolgono insieme oltre la metà del totale delle imprese censite nella filiera (52,1%).
Per il complesso della filiera delle rinnovabili, la provincia di Roma si distingue come leader (con 3.096 aziende, rappresentando l’8,2% del totale in Italia), influenzata principalmente dalla presenza di imprese specializzate nelle operazioni di installazione e manutenzione. Le seguono Milano con 2.748 imprese (7,3%), Napoli (1.569, 4,2%), Bolzano (1.220, 3,2%) e Torino con (1.098, 2,9%).