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Il progetto “Desarc-Maresanus” e la rimozione di CO2 dall’atmosfera

A un anno dall’avvio del progetto di ricerca “Desarc-Maresanus” condotto dal Politecnico di Milano e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, il 4 febbraio si è svolto nell’Aula Rogers dell’ateneo milanese il convegno dedicato alla presentazione di diverse soluzioni tecnologiche per la riduzione della CO2 atmosferica e alla discussione dei principali risultati del progetto di ricerca. Progetto realizzato con il supporto di Amundi – il primo asset manager europeo in termini di masse gestite – e la collaborazione della startup innovativa CO2APPS. 

“Desarc-Maresanus” ha studiato un processo di alcalinizzazione per contrastare allo stesso tempo due problemi ambientali di grandissima rilevanza: l’aumento delle concentrazioni di biossido di carbonio (CO2) in atmosfera e la conseguente acidificazione degli oceani. Il processo consiste nello spargimento di idrossido di calcio sulla superficie del mare che, combinandosi in un processo spontaneo con acqua, aumenta la capacità tampone delle acque marine verso l’acidità e permette di contrastare la diminuzione del pH; questo favorisce la rimozione di CO2 dall’atmosfera. In particolare, sono stati analizzati in dettaglio la fattibilità tecnica ed economica di questo processo, il suo bilancio ambientale, nonché i benefici per il comparto marino, con un focus sul Mediterraneo.

Secondo il Prof. Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici presso il Politecnico di Milano e Project Leader della ricerca: “I risultati raggiunti sono molto interessanti e sono un ulteriore passo in avanti, ci danno fiducia che sia possibile rimuovere CO2 dall’atmosfera a prezzi non proibitivi, dando anche una risposta al grande problema dell’acidificazione del mare. Servono altre ricerche, sia riguardanti il processo tecnologico che delle interazioni con l’ambiente, ma questi primi risultati sono promettenti. Sappiamo che dobbiamo ridurre in modo rapido e drastico le emissioni di gas climalteranti, con questo progetto abbiamo iniziato a lavorare per fare anche di più”.

Il Prof. Mario Grosso, responsabile scientifico della ricerca per il Politecnico di Milano, ha aggiunto: “I tempi sono maturi per proporre qualcosa di veramente ambizioso nel contrasto ai cambiamenti climatici e all’acidificazione degli oceani. I confortanti risultati del progetto giungono nel momento più propizio, proprio quando stiamo entrando nel decennio decisivo per affrontare queste sfide epocali, e quando anche l’Unione Europea sta proponendo strategie forti e concrete di mitigazione”.

La Dott.ssa Simona Masina, responsabile dell’unità di modellistica oceanica della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, ha affermato: “Come sottolineato anche negli ultimi rapporti dell’IPCC, la semplice riduzione delle emissioni di CO2 non sarà più sufficiente per controbattere la crisi climatica del nostro pianeta. Gli studi modellistici svolti in Desarc-Maresanus indicano come il processo di alcalinizzazione dimensionato in modo adeguato potrebbe contribuire a mitigare contemporaneamente i due problemi principali causati dalle emissioni di CO2antropogeniche elevate: il riscaldamento del pianeta e l’acidificazione dell’oceano”.

Paolo Proli, Head of Retail Distribution di Amundi SGR, ha concluso: “abbiamo rinnovato anche nel 2020 il nostro sostegno economico al progetto di ricerca Desarc-Maresanus perché l’attenzione ai temi della sostenibilità e al contrasto dei cambiamenti climatici rappresenta un impegno di lungo periodo per Amundi che non si esaurisce in una singola iniziativa ma permea profondamente la nostra azienda, dai processi di investimento, alle politiche di voto in assemblea, alle iniziative in favore dell’ambiente e ad impatto sociale”.

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