In attesa dei nuovi target per il 2030 che la presidente Ursula von der Leyen annuncerà domani, ci ha pensato la presidente di turno dell’Ue Angela Merkel a sottolineare le priorità relative al Green Deal, e alla determinazione di raggiungere la neutralità climatica al 2050.
Ci sarà «un dialogo con la Cina per sollecitarla a rendere più ambizioso il suo obiettivo del 2030 sulle sue emissioni di carbonio per raggiungere la più velocemente», ha detto la cancelliera tedesca al termine del vertice Ue-Cina che si è tenuto in videoconferenza lunedì. In vista della conferenza sul clima di Glasgow di novembre «la questione centrale è la definizione e la revisione degli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni», ha detto Merkel, sottolineando inoltre che «il sistema di scambio delle emissioni (Ets) che la Cina sta costruendo» offre «opportunità molto interessanti di cooperazione con l’Ue».
Secondo una bozza che gira da giorni sul nuovo Piano per il clima – come anticipato dal Corriere della Sera – la presidente von der Leyen potrebbe anticipare nel suo discorso sullo Stato dell’Unione l’intenzione dell’Ue di raggiungere target più ambiziosi nel taglio delle emissioni di C02 entro il 2030 in confronto alle emissioni del 1990, rispetto ai provvedimenti finora presi: è probabile, riporta il quotidiano di via Solferino, che annunci un taglio del 55%. Una bella fuga in avanti se si tiene conto che le misure finora adottate (obiettivi su rinnovabili, efficienza energetica, livelli delle emissioni delle auto e le direttive sugli pneumatici) avrebbero portato a una riduzione del 40-45%.