FlexBio, azienda tedesca che opera nel settore delle tecnologie ambientali, ha scelto Eaton per implementare soluzioni che consentano un controllo flessibile di impianti compatti di trattamento delle acque reflue per convertire la contaminazione organica in biogas.
FlexBio Technologie GmbH (FlexBio) ha sviluppato un sistema per il trattamento delle acque reflue che consente di recuperare non solo acqua pulita, ma anche energia e sostanze nutritive. Adatti sia per le grandi aziende sia per le piccole e medie imprese, tali sistemi devono poter essere ampliati e controllati in modo flessibile. Grazie alle soluzioni proposte da Eaton, tra cui l’automazione abilitata dal controllore XC300, il touch panel XV300 in combinazione con il software di visualizzazione Galileo e il sistema di I/O remotati XN300, FlexBio si avvale ora di una soluzione di controllo potente, compatta e versatile in grado di fornire ai clienti sistemi di trattamento delle acque reflue modulari e personalizzabili in modo facile e veloce.
Fondata nel 2014 come spin-off della HAWK University of Applied Sciences di Göttingen, FlexBio ha sviluppato una soluzione compatta per il trattamento delle acque reflue che si adatta in modo flessibile e modulare alle esigenze di aziende di ogni dimensione e che operano in settori diversi, dall’industria all’agricoltura. Dalle PMI alle grandi organizzazioni, i sistemi sono facilmente espandibili e scalabili, così da poter essere ampliati in qualsiasi momento. Come spiega Waldemar Ganagin, Chief Executive Officer of Technology di FlexBio: “Le piccole e medie imprese non hanno ancora avuto l’opportunità di utilizzare una tecnologia di trattamento delle acque reflue come la nostra. Per questo motivo, sin dall’inizio, con i nostri sistemi volevamo rivolgerci a questo target: le PMI sono così in grado di ripagare l’investimento nel giro di 2/5 anni“.
Allo stesso tempo, per soddisfare le esigenze delle aziende più grandi, il team di FlexBio ha costruito i suoi sistemi all’interno di container ISO standard (da 20 o 40 piedi, circa 6 e 12 metri), adatti sia per installazioni all’interno di capannoni che in aree esterne.
A questo punto, per FlexBio risultava quindi necessario integrare nel container stesso il cuore del sistema, ovvero il controllore e tutta la tecnologia del quadro elettrico.
“Eaton ci ha colpiti fin dall’inizio“, racconta Fabian Pape, Manager for Process Automation/IT di FlexBio. “Ci siamo concentrati sul controllo e sulla programmazione, prestando attenzione ad aspetti come il rapporto prezzo-prestazioni, la flessibilità e la facilità d’uso. Eravamo anche alla ricerca di un partner che potesse offrire un modello chiaro in termini di software e manutenzione“.
Dopo aver già adottato l’HMI/PLC della famiglia XV di Eaton, FlexBio si è affidata al controllore XC300 di Eaton subito dopo la sua introduzione sul mercato, riscontrando grandi vantaggi in termini di programmazione grazie a Codesys, che abilita una comunicazione semplice tra controllori diversi e produttori differenti. “Le numerose interfacce integrate fornite di serie con l’XC300 sono ottime” sottolinea Pape. “La tecnologia delle acque reflue, in particolare, richiede sensori estesi e complessi. Poiché esiste solo una piccola selezione di produttori per alcuni parametri di misura, che spesso supportano solo pochi protocolli diversi, l’XC300 è per noi fondamentale in quanto permette di essere flessibili, risparmiando denaro e spazio per ulteriori gateway“.
Grazie al potente modulo centrale dell’impianto di trattamento delle acque reflue, FlexBio è ora in grado di gestire anche requisiti complessi. Dal separatore di solidi all’impianto di trattamento delle acque reflue, FlexBio fornisce stoccaggio e gestione del gas, impianti di cogenerazione e trattamento anaerobico delle acque reflue.