La versione definitiva del Piano Nazionale integrato Energia e Clima (PNIEC) migliora l’obiettivo di termica rinnovabile prodotta dalle bioenergie aumentandolo da 6,1 a 7,5 Mtep al 2030. Il nuovo obiettivo è stato messo nero su bianco nell’ultima versione del documento consegnato alla Commissione europea lo scorso 1° luglio dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un risultato importante per la filiera legno-energia, che rappresenta la prima fonte di energia rinnovabile in ambito termico in Italia, e che testimonia l’efficacia delle azioni di AIEL-Associazione Italiana Energie Agroforestali in favore di un approccio realistico, non ideologico e tecnologicamente neutro nel perseguimento della decarbonizzazione.
Il Presidente di AIEL, Domenico Brugnoni, ha affermato: “L’aumento da 6,1 a 7,5 Mtep dell’obiettivo di termica rinnovabile del PNIEC per le bioenergie è un risultato soddisfacente per il nostro settore che è stato possibile anche grazie all’intenso lavoro di confronto svolto da AIEL, che ha saputo evidenziare l’importanza strategica delle bioenergie per il futuro energetico del nostro Paese – ha spiegato il Presidente di AIEL Domenico Brugnoni –. Le bioenergie sono già oggi una parte irrinunciabile nel mix energetico per realizzare una decarbonizzazione realmente inclusiva, senza dimenticare l’importanza di continuare nel processo di turn over tecnologico degli apparecchi, fondamentale per migliorare le prestazioni ambientali e ridurre le emissioni” ha concluso Brugnoni.
Le proiezioni attuali del PNIEC indicano che le bioenergie saranno la principale fonte rinnovabile nel settore termico al 2030, coprendo oltre il 43% del calore rinnovabile: un aumento significativo rispetto al 32% previsto nella versione precedente del piano.