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FederDistribuzione, il 100% delle aziende associate ha investito per ridurre i consumi energetici

L’80% delle aziende italiane della distribuzione oggi adotta pratiche sostenibili, rispetto al 72% del 2014 e al 76% del 2016, a testimonianza dell’aumento costante della loro attenzione verso la sostenibilità. È quanto emerge dal quarto Bilancio di Sostenibilità della Distribuzione Moderna che ha raccolto le pratiche di sostenibilità delle aziende associate all’interno di 6 macro-aree: filiera responsabile, al servizio delle comunità, impegno per l’ambiente, i dipendenti come risorsa, attenzione al cliente, comunicazione e trasparenza. Il documento è stato elaborato da FederDistribuzione in collaborazione con Altis, (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano).

Sul fronte della sostenibilità ambientale, in particolare nel 2020, il 100% delle aziende associate a Federdistribuzione ha effettuato investimenti per la riduzione dei consumi energetici e per ottimizzare la gestione dei rifiuti, e l’88% ha implementato programmi di utilizzo di energia rinnovabile; sempre l’ 88% implementa azioni finalizzate a ottimizzare le percorrenze dei trasporti e il 69% utilizza mezzi più efficienti e a minor impatto ambientale (elettrici, a metano, ibridi, e altro).

Clienti e dipendenti sono due cardini dell’analisi di FederDistribuzione. Per il 97% dei partecipanti al questionario è fondamentale adottare iniziative per favorire l’ascolto dei consumatori, l’88% si muove per tutelarlo e l’80% offre dei servizi specifici per rispondere alle esigenze dei clienti. In rialzo (+18%) anche l’attenzione verso i dipendenti. Su questo aspetto, il 100% delle aziende ha posto in essere corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze professionali e percorsi formativi per la crescita aziendale, attraverso un’iniziale valutazione delle competenze e la conseguente analisi dei bisogni.

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