Nel Mar Baltico verrà realizzato un parco eolico offshore dalla capacità di 1 GW, frutto di un accordo che segna un grande passo in avanti nel campo delle energie rinnovabili.
L’intesa porta la firma del ministro dell’economia lettone Janis Vitenbergs e del ministro dell’economia e delle infrastrutture estone Taavi Aas, che hanno così concretizzato un dialogo che andava avanti da tempo. Primariamente si partirà con l’esplorazione del Golfo di Riga per allestire l’impianto eolico comune che dovrebbe produrre 3,5 terawattora di elettricità all’anno, pari a circa il 40% del consumo annuo di elettricità dell’Estonia.
Nel prossimo decennio, ha ricordato Vitenbergs, lo sviluppo dell’energia eolica sarà strategico per i Paesi baltici: porterà vantaggi economici e ambientali, ma soprattutto contribuirà alla sicurezza energetica, diversificando le fonti di approvvigionamento.
«Il parco eolico offshore sviluppato congiuntamente da Estonia e Lettonia è un progetto unico che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di energia rinnovabile e crea nuove opportunità per altri sviluppi dell’offshore nell’area baltica», ha affermato il primo ministro estone Jüri Ratas.
I rapporti di buon vicinato tra Estonia e Lettonia sono stati fondamentali per arrivare alla firma dell’intesa e ora le due repubbliche baltiche chiederanno il sostegno dell’Unione europea per questo progetto transfrontaliero. Un progetto che dovrebbe fare da apripista per la produzione energetica nel Mar Baltico, con la creazione di una infrastruttura di rete che potrà collegare anche i futuri impianti offshore.
Estonia e Lettonia ora definiranno congiuntamente il punto esatto in cui poter costruire il parco eolico, tenendo conto delle condizioni del vento, dei progetti esistenti, delle rotte di navigazione, della protezione ambientale.