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Erg rinnova il parco eolico di Partinico-Monreale: la produzione di energia elettrica sarà triplicata

Erg ripotenzia il parco eolico di Partinico-Monreale e conta di triplicare la produzione annua di energia elettrica: da 27 a 94 Gigawattora (GWh). Ieri l’inaugurazione dell’impianto, dove Erg ha sostituito tutti gli aerogeneratori obsoleti con quelli di ultima generazione. Il parco ha dieci turbine Vestas V132 da 4,2 Mw con una potenza installata totale di 42 Mw (rispetto alle precedenti 19 turbine per un totale di 16 Mw). Il 75% dell’energia elettrica prodotta dall’impianto sarà venduta attraverso un power purchase agreement della durata di 12 anni siglato con Luxottica nel corso del primo trimestre 2023 per la fornitura di circa 900 gwh di energia pulita nel periodo 2023-2034.

Erg, primo operatore eolico italiano in mano alla famiglia Garrone, ha stimato per la Sicilia un obiettivo al 2030 di 10,38 gigawatt di potenza installata complessivamente per le fonti rinnovabili. Una previsione che comporta sostanzialmente il raddoppio del contributo richiesto all’Isola, che dovrà passare da un obiettivo di incremento della potenza installata di circa 3,5 gigawatt a un incremento di quasi 7,50 gigawatt al 2030, il più alto contributo richiesto alle regioni italiane.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando al convegno “Repowering ed energy transition”, organizzato da Erg in occasione dell’inaugurazione del parco eolico di Partinico-Monreale, ha sottolineato come la Sicilia, insieme a tre sole altre Regioni (Lazio, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia) abbia aggiornato, nel febbraio dell’anno scorso, il proprio piano energetico ambientale con l’orizzonte temporale al 2030. Un piano nel quale il ripotenziamento dei parchi eolici è uno dei punti fondamentali: a fronte dell’incremento complessivo di potenza previsto per l’eolico di circa 1,5 gigawatt, dal ripotenziamento si attende un contributo di 1 gigawatt. Grazie alla maggiore potenza degli aerogeneratori di nuova concezione, si potrà infatti ottenere una riduzione, pur a parità di suolo occupato, delle torri eoliche installate, con un dimezzamento delle stesse; un aumento della potenza complessiva di quasi il doppio; il triplo della produzione di energia elettrica.

“In questo ambito – ha spiegato Schifani – s’inserisce l’intervento realizzato da Erg, che ringrazio per aver saputo e voluto interpretare nel modo corretto le indicazioni che discendono dal piano regionale. Tale approccio è di fondamentale importanza in previsione del nuovo decreto burden sharing, in fase di approvazione da parte del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, che fissa per la Sicilia un obiettivo al 2030 di 10,38 gigawatt di potenza installata complessivamente per le fonti rinnovabili”.

“La Regione Siciliana, per la sua collocazione geografica e per le caratteristiche ambientali – ha proseguito il governatore – deve diventare, come auspicato dalle presidenti della commissione Europea, Ursula Von der Leyen, e del Consiglio, Giorgia Meloni, un importante hub energetico atto a favorire la transizione energetica. Il mio governo ritiene raggiungibili e superabili i pur sfidanti obiettivi a oggi previsti dal nuovo decreto burden sharing e porrà in essere tutte le iniziative necessarie per raggiungere questo fondamentale traguardo”.

Schifani ha annunciato, inoltre, che il governo regionale “intende altresì cogliere la sfida che l’implementazione del vettore energetico idrogeno impone all’Europa, favorendo lo sviluppo di Hydrogen valleys sia attraverso le risorse del Pnrr che attraverso i fondi previsti dal Programma operativo del Fesr, che destina 150 milioni di euro ad azioni necessarie per promuovere la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell’idrogeno. L’azione del governo intende seguire e agevolare, per quanto di sua competenza, l’imponente opera di adeguamento della rete nazionale che Terna sta operando sia nel territorio regionale che con i collegamenti Tyrrhenian Link (un ramo Sicilia – Sardegna e un ramo Sicilia – Campania) e TunIta (Tunisia – Italia)”.

Il presidente ha ricordato anche che “grazie alla provocazione da me lanciata nello scorso aprile, alla quale, essendo io profondamente e convintamente liberale non è seguito nessun blocco delle autorizzazioni, siamo riusciti a imporre a livello nazionale il tema del ritorno, per le Regioni che più contribuiscono alla transizione energetica, di vantaggi relativi all’abbattimento del costo dell’energia elettrica per i cittadini. Su questo tema ho già avviato un serrato confronto con il ministero dell’Ambiente e con le altre Regioni per raggiungere questo fondamentale obiettivo».

“Il mio governo – ha evidenziato ancora il presidente – è consapevole che una maggiore diffusione delle fonti di energia rinnovabile contribuisca alla riduzione del costo complessivo delle forniture elettriche, influendo sul prezzo unico nazionale e sul prezzo zonale, favorendo condizioni di mercato tali da rendere più vantaggioso alle imprese energivore insediarsi nel territorio siciliano”.

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