Enel comunica di aver chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi pari a 17,107 miliardi di euro (-14,4% anno su anno) per mix di fattori che va dalle minori attività di trading della generazione termoelettrica in Italia e Spagna (in quest’ultima sono scese anche le vendite di energia), all’effetto cambi negativo in America Latina, che ha pesato anche sull’ebitda ordinario. Con questo indicatore che si è fermato a 4,159 miliardi di euro (-12,3%).
Gli investimenti sono invece cresciuti di quasi il 9% a oltre 2 miliardi di euro, destinati in maggioranza a Enel Green Power (soprattutto in Cile, Stati Uniti, Russia, India e Italia), infrastrutture-reti e mercati finali. Ed è proprio da questo incremento che è partito l’ad Francesco Starace (nella foto), commentando i dati. “Nel primo trimestre del 2021 abbiamo aumentato significativamente i nostri investimenti, principalmente nelle rinnovabili e nelle reti, al fine di accelerare ulteriormente il processo di decarbonizzazione di gruppo e cogliere le opportunità che emergeranno dalla ripresa economica.” – ha detto Starace – “Questi investimenti ci permetteranno di accelerare la crescita, in un contesto di sempre maggiore decarbonizzazione, proiettandoci verso un nuovo record di costruzione di capacità rinnovabile a fine anno. Alla luce dei risultati finanziari e operativi raggiunti nel primo trimestre, confermiamo gli obiettivi di crescita per il 2021 in termini di ebitda ordinario e utile netto ordinario, come annunciato a novembre dello scorso anno in occasione della presentazione del piano strategico” ha aggiunto l’ad.
Oltre ad aver pubblicato i conti del primo trimestre 2021, Enel ha anche fornito alcune stime sull’esercizio in corso. Il management della società ha confermato tutti i target finanziari relativi all’esercizio 2021 che erano stati comunicati a novembre 2020, in occasione della presentazione del piano strategico per il triennio 2021-2023. La conferma è una buona notizia.
Più nel dettaglio, i vertici della quotata prevedono di chiudere esercizio in corso con un margine operativo lordo compreso tra i 18,7 miliardi e i 19,3 miliardi di euro mentre l’utile netto dovrebbe collocarsi nel range tra 5,4 e i 5,6 miliardi di euro.