L’articolo 30 del decreto-legge Crescita (DL n. 34/2019), in via di conversione in legge da parte della Camera, contiene importanti novità in materia di politica energetica introdotte con degli emendamenti approvati nelle Commissioni riunite.
Esso prevede l’assegnazione, con decreto del MISE e a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione, di contributi in favore dei comuni, per la realizzazione di progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile, nel limite massimo di 500 milioni di euro per l’anno 2019 comunque commisurati alla popolazione dei comuni beneficiari.
In sintesi, il Decreto Crescita offre una importante opportunità ai Comuni, vale a dire un contributo a fondo perduto, stabilito in funzione della popolazione del comune, da utilizzarsi per i suguenti plus:
– efficientamento energetico: interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
– sviluppo territoriale sostenibile; interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
La ripartizione dei fondi è stata fatta tramite un apposito decreto, mancano ancora le istruzioni dettagliate relative alle modalità di fruizione dei fondi. I Comuni interessati a cogliere questa importante opportunità hanno però vincoli temporali molto stretti (i lavori devono iniziare tassativamente entro il 31/10/2019), inoltre i fondi sono destinati ad interventi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti per il 2019 e che non devono aver ricevuto altri contributi pubblici.