Secondo le statistiche preliminari pubblicate dalla World Wind Energy Association – di cui ANEV è l’Associazione per l’eolico italiano, nel 2023 il mondo ha aggiunto 116 GW di nuova capacità in un anno, raggiungendo così la capacità totale di 1.047 GW, pari ad una crescita del 12,5%, decisamente superiore al 10,2% del 2022. Ad oggi l’energia eolica genera il 10% dell’elettricità globale con un continuo trend di crescita.
La Cina, solo nel 2023, ha installato circa 75 GW, due terzi della nuova capacità raggiunta. Tra i paesi che presentano tassi di crescita più elevati troviamo il Brasile con il 20,8%, seguito dalla Cina stessa con il 19%. Tassi di crescita ben superiori alla media globale sono stati registrati dai paesi che sono ad oggi i mercati più dinamici tra cui troviamo i Paesi Bassi con il 34%, la Finlandia con il 22%, il Vietnam con il 24% e il Cile con il 26%. Al contrario, i Paesi che erano stati i principali riferimenti nel settore, Stati Uniti, Germania, India, Spagna e Regno Unito hanno registrato un tasso al di sotto del 10%.
Negli anni è avvenuta un’importante crescita, infatti, il superamento del milione di Megawatt di capacità eolica globale è avvenuto 25 anni dopo il raggiungimento dei 10.000 Megawatt e 15 anni dopo i 100.000 Megawatt, questo a conferma della continua accelerazione del settore eolico, grazie anche alla maturità tecnologica raggiunta.
È importante l’impegno che molti Paesi stanno mettendo per la realizzazione di nuovi parchi eolici onshore e offshore su larga scala, anche grazie al sostenimento delle misure politiche concrete. Il potenziale di crescita a breve termine ad oggi è molto elevato, infatti l’obiettivo primario è quello di riuscire a triplicare la capacità di energia eolica entro la fine di questo decennio e decuplicarla entro la metà del secolo, opzione ritenuta fattibile e realistica.
Per aumentare ulteriormente la produzione di nuova energia eolica bisognerebbe sfruttare meglio il ripotenziamento, ovvero la sostituzione delle turbine eoliche obsolete con turbine eoliche più moderne, grandi ed efficienti. La WWEA ha stimato che grazie a questa attività si potrebbe raddoppiare l’attuale produzione di energia eolica.
Altro scenario delineato dalla WWEA è il facile raggiungimento del 40-50% di energia eolica nella produzione globale di elettricità, considerando che solo la Danimarca genera il 56% della sua elettricità dall’energia eolica e che altri paesi come la Germania, i Paesi Bassi, il Portogallo, il Regno Unito e l’Uruguay generano un terzo della propria elettricità dal vento. Essenziale sarebbe l’eliminazione dei sussidi ai combustili fossili che, negli ultimi due anni a causa dell’invasione russa in Ucraina, avevano raggiunto nuovi livelli creando condizioni di disparità per le energie rinnovabili.
Altro grande ostacolo osservato dalla WWEA è la lunga procedura di approvazione e pianificazione autorizzativa dei parchi eolici che dovrebbe ridursi a due anni, ritenuti sufficienti, e non a cinque o più come avviene in alcuni paesi. L’ANEV ricorda che nel nostro Paese oggi una procedura autorizzativa per un impianto eolico arriva a durare anche sette anni.
Il Presidente della WWEA afferma che la World Wind Energy Association è impegnata a superare gli ostacoli e a sfruttare le opportunità affinché l’energia eolica possa rimanere un pilastro della transizione globale verso le energie rinnovabili. I positivi risultati del 2023 sicuramente faranno da spinta verso nuove opportunità.