L’involuzione nei consumi elettrici in Italia causata dal coronavirus potrebbe portare il settore a perdere circa 5 miliardi di euro nel 2020. Questo è quanto emerge dall’Irex Annual Report, come anticipato dalla società di consulenza Althesys. Il blocco delle attività produttive ha portato a un calo del 20% nella richiesta energetica italiana, con una stima sui consumi complessivi a fine anno vicina ai 302 miliardi di chilowattora (dato più basso dal 2001 ad oggi).
Il dato complessivo- ricorda la nota di Althesys – sembra però favorire le energie rinnovabili, che in considerazione della loro priorità di dispacciamento viaggiano verso quota 42% del fabbisogno energetico 2020. Penalizzata invece la produzione da gas e carbone, con i costi economici che graveranno su produttori termoelettrici da fonti fossili, i rivenditori di energia, trader e retailer.
Alessandro Marangoni, CEO Althesys, riassume così: “L’analisi degli investimenti e delle M&A nelle rinnovabili dell’IREX Annual Report 2020, la cui presentazione è stata posposta rispetto al tradizionale appuntamento di aprile, lascia ben sperare. I numeri delle imprese italiane sono in crescita, sia in Italia che all’estero, e numerosi sono i progetti in itinere e che potranno svilupparsi nei prossimi mesi, una volta terminato il lockdown. Di riflesso, anche il sistema elettrico, al di là della temporanea riduzione della domanda, potrebbe uscirne senza dover perdere asset strategici e con la prospettiva di una pronta ripresa”.
Malgrado ciò resta da sottolineare che l’avanzamento delle rinnovabili (42%) rispetto al 2019 (40%) si scontra con il rallentamento della produzione da eolico (-8%) e idroelettrico (-5%). A permettere questo +2% – evidenzia Althesys – è sostanzialmente il netto crollo nella domanda energetica.
Marangoni rassicura però sulla tenuta del sistema elettrico italiano: “La sicurezza del nostro sistema elettrico non pare però essere a rischio. L’adeguatezza “a scendere” del sistema, analizzata nell’IREX Annual Report di Althesys, si è dimostrata nel passato sufficiente e il gestore di rete ha finora dimostrato di essere in grado di assicurare l’equilibrio del sistema anche in situazioni critiche“.