Costruire entro i prossimi dieci anni il parco eolico offshore più grande al mondo. L’ambizioso obiettivo è stato annunciato dalla Corea del Sud, nell’ambito del suo Green New Deal e del percorso che dovrà portare il Paese alla transizione energetica. Il parco richiederà un investimento pari a 42,8 miliardi di dollari e sarà realizzato entro il 2030 nelle acque al largo della punta sud-occidentale della penisola.
L’impianto – che dovrebbe generare fino a 8,2 gigawatt di potenza – rientra tra i progetti che il governo presieduto da Moon Jae-in intende concretizzare con il sostegno del settore privato per raggiungere il traguardo delle emissioni zero di anidride carbonica entro il 2050. La crescita industriale ha reso la Corea del Sud uno dei primi dieci consumatori di energia del pianeta; e due terzi di questa energia provengono da combustibili fossili, cioè da fonti inquinanti. Al contrario, l’energia da fonti rinnovabili ha rappresentato solo il 6,5% della produzione totale nel 2019 ed è coperta pressoché interamente dal nucleare. Una situazione che dovrà essere ribaltata, a cominciare dal 20% di elettricità pulita che il presidente ha promesso di ottenere entro il 2030.
Uno degli ostacoli al raggiungimento dell’obiettivo coreano – come ricorda il sito di Repubblica – potrebbe rivelarsi l’opposizione degli abitanti del posto. L’impianto, infatti, impatterà sul paesaggio e soprattutto sulle attività di pesca. Per compensare, le autorità amministrative della contea di Sinan – di cui fa parte l’arcipelago bagnato dalle acque in cui sorgerà il parco – nel 2018 hanno stabilito che i residenti potessero acquisire una quota del 30% nei progetti locali di energia rinnovabile.