Saranno stanziati 80 miliardi di euro in 5 anni per la riconversione verde. Così ha spiegato in una telefonata il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani all’inviato speciale per il clima del Presidente degli Stati Uniti, John Kerry attualmente in Europa.
Un investimento che riguarderà un’accelerazione della de-carbonizzazione, con riduzioni che potranno arrivare sicuramente al 55%, puntando al 60% delle emissioni al 2030. Come prescrive l’Europa, il 37% del programma Next Generation Eu dovrà andare alla transizione ecologica.
Il Ministro ha inoltre sottolineato a John Kerry la radicata tradizione di protezione dell’ambiente in Europa e in Italia, base per sviluppare ulteriormente la collaborazione con gli Stati Uniti al fine di accrescere l’ambizione globale: “L’approccio glocal – ha sottolineato Cingolani – induce a spingere per la presa di coscienza del legame tra azioni e sforzi locali da un lato e benefici globali dall’altro, elevando clima e ambiente a beni comuni riconosciuti universalmente, a beneficio di tutti e soprattutto delle future generazioni, in una logica di pianeta sano e di giusta transizione“.
Cingolani ha poi confermato l’esigenza di puntare all’adozione di raccomandazioni condivise per la ripresa sostenibile con un impegno a una determinata percentuale di spesa verde, sul modello e possibilmente nell’ammontare di EU Next Generation. Ha quindi confermato che l’Italia si è già dotata di una strategia a lungo termine per la neutralità climatica al 2050.