La Cina, con i suoi 130 GW di potenza fotovoltaica installata, è attualmente il più grande consumatore e produttore mondiale di energia da fotovoltaico ed è un avamposto di enorme interesse per quanto riguarda la transizione energetica e la decarbonizzazione.
L’energia solare in centinaia di città cinesi è oggi più economica dell’elettricità fornita dalla rete nazionale e può persino competere con l’energia a carbone in 75 di esse. Lo rivela uno studio condotto sul comparto dei moduli fotovoltaici in Cina pubblicato sulla rivista Nature Energy.
L’analisi indica che in 344 città cinesi i sistemi fotovoltaici producono energia a prezzi inferiori rispetto alla rete, senza sussidi. Questo potrebbe incoraggiare ulteriori investimenti nelle energie rinnovabili, secondo gli autori.
La Cina ha compiuto enormi progressi nello sviluppo di progetti solari e si è impegnata a investire 2,5 trilioni di yuan (circa 367,000 milioni di $) nella produzione di energia rinnovabile (solare, eolica, idroelettrica, ecc).
Entro il 2030, infatti, i report più accreditati stimano che la capacità fotovoltaica totale del Paese asiatico raggiungerà i 400 GW, garantendo almeno il 10% dell’energia primaria nazionale prodotta.
La ricerca evidenzia anche che la principale fonte di energia primaria impiegata per la generazione di elettricità rimane il carbone, contribuendo per più del 72% alla produzione totale secondo l’International Energy Outlook della Energy Information Administration (EIA). Ma va detto che la Cina ha gradualmente iniziato a chiudere le miniere e limitare la costruzione di nuove centrali a carbone negli ultimi anni, in particolare nelle regioni fortemente inquinate.