Sostenibilità, circolarità e ridotto impatto ambientale: questi gli obiettivi di Cobat Tessile condivisi da Bally, brand del lusso che ha scelto di aderire al Consorzio, unendosi ai già numerosi produttori aderenti. “L’impegno di lunga data di Bally verso pratiche commerciali responsabili – afferma il Ceo di Bally Nicolas Girotto – è al centro dell’identità dell’azienda sin dalla sua fondazione nel 1851. Oggi siamo orgogliosi di aderire a Cobat Tessile. Siamo convinti che un’economia sempre più circolare, il rispetto per l’ambiente e l’attenzione ai prodotti che immettiamo sul mercato, possano davvero guidare il cambiamento“.
Cobat Tessile è il consorzio che sta accompagnando il complesso e variegato mondo del tessile nell’imminente sfida della gestione del fine vita di tessuti e prodotti tessili, dalla raccolta all’avvio al riciclo. Nato a marzo 2022, Cobat Tessile opera nel settore dei tessuti, dello sportswear, dell’alta moda e degli accessori. Il Consorzio aiuta le aziende aderenti a perseguire uno sviluppo sostenibile che apporti benefici sia all’ambiente che all’intero sistema economico nazionale, riducendo gli sprechi e investendo in ricerca e nuove tecnologie per il corretto recupero di materie prime da immettere nel mercato.
Allungare il ciclo di vita del bene e trasformarlo in nuova materia e/o energia, a partire da una raccolta selettiva, in grado di incrementare quantità e qualità dei materiali recuperati. Sono questi gli ingredienti della ricetta green alla base del Consorzio condivisa da Bally.
Per Bally – si spiega in una nota – “la sostenibilità è una missione trasformativa e trasversale che si basa sulla convinzione che l’azione collettiva possa guidare il cambiamento. Nel 2019 la Maison ha identificato quattro pilastri di sostenibilità su cui concentrarsi: trasparenza, qualità, collaborazione e progresso“.