Il governo australiano ha dato il via libera ai lavori per la costruzione del Sun Cable, una centrale fotovoltaica da 10 gigawatt che occuperà 120 chilometri quadrati in una zona remota dell’entroterra nei Territori del Nord del paese, nell’area di Powell Creek a nord della città di Tennant Creek. Le sue colossali dimensioni lo renderanno visibile anche dallo spazio. Costo del progetto 30 miliardi di dollari australiani (18 miliardi di euro) finanziato sia dal governo e sostenuto anche da un investitore privato, il miliardario imprenditore della tecnologia e attivista Mike Connon-Brookes.
Oltre 14 mila i posti di lavoro previsti, mentre due terzi della potenza, secondo il progetto, saranno esportati in Indonesia e a Singapore tramite cavi sottomarini ad alta tensione. Le indagini sui fondali finalizzate a raccogliere informazioni su ambiente, corrente, salinità, necessarie alle linee di trasmissione subacquee sono già iniziate da tempo. Il processo ha coinvolto fin da subito anche l’Indonesia il cui governo già nel 2021 ha dato il via libera, sia suggerendo il percorso del cavo nelle sue acque sia approvando le indagini. La speranza del paese asiatico era di vedere la centrale in attività già prima del 2027. Entrerà invece in funzione nel 2030.
Il parco solare fornirà quattro gigawatt di energia all’ora per uso domestico. Altri due gigawatt saranno inviati a Singapore, coprendo il 15% del fabbisogno di energia pulita della città-stato mentre le batterie potrebbero immagazzinare fino a 40 gigawatt.
Il progetto prevede anche la costruzione Il progetto prevede anche una nuova linea di trasmissione da 6,4 GW a 600 kV che dovrebbe trasportare l’energia fotovoltaica per 800 chilometri fino a Darwin. La linea dell’alta tensione dovrebbe essere realizzata lungo il corridoio della principale linea ferroviaria nord-sud del Paese.