“L’idrogeno è il combustibile del futuro e l’installazione di un elettrolizzatore da 1,25 MW, il più grande del suo genere in Australia, nel distretto dell’innovazione di Tonsley pone l’Australia meridionale in testa al piano per sbloccarne il potenziale commerciale”… Così, con legittimo orgoglio, il ministro dell’Energia dell’Australia Dan van Holst Pellekaan, presente all’inaugurazione dei lavori dell’Hydrogen Park SA, pionieristico progetto dell’Australian Gas Networks (AGN) del valore di 11,4 milioni di dollari.
L’iniziativa mira a realizzare nel Tonsley Innovation District, a sud di Adelaide, un gigantesco impianto per la produzione di idrogeno “green” che verrà successivamente miscelato al gas naturale ed immesso nell’infrastruttura esistente per rifornire le vicine abitazioni e attività commerciali.
Colpiscono, in particolare, le dimensioni dell’Hydrogen Park SA, come quelle dell’apparecchio per l’elettrolisi, ossia il processo di scissione delle molecole d’acqua. L’impianto integrerà infatti un elettrolizzatore PEM (a membrana a scambio protonico) da 1,25 MW. Questa tecnologia è stata scelta rispetto all’elettrolisi alcalina, per la sua capacità di operare ad alte densità di corrente. Ciò può comportare una riduzione dei costi operativi, in particolare per i sistemi accoppiati a fonti energetiche molto dinamiche come il vento e il sole, dove picchi improvvisi di energia immessa comporterebbero altrimenti perdite importanti.
“Piccole quantità di idrogeno rinnovabile saranno prodotte e integrate nella rete locale di distribuzione del gas il prossimo anno.”, ha dichiarato l’amministratore delegato di AGN Ben Wilson, che ha aggiunto: “Molte soluzioni sono necessarie affinché l’Australia raggiunga i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, e lo sviluppo dell’economia dell’idrogeno svolgerà un ruolo chiave“.