Ad Arcore (provincia di Monza e della Brianza) si è costituita ufficialmente la prima comunità energetica, “per iniziare il nuovo anno puntando sempre di più al futuro”, come recita un comunicato. Presso il municipio arcorese, nella giornata del 27 dicembre si è infatti firmata la costituzione dell’associazione senza scopo di lucro tra i primi due soci, dando il via effettivo alla prima Comunità Energetica Arcorese. Un incontro tra il Sindaco Maurizio Bono, il delegato Anpci (Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani) Roberto Gregori, il Consigliere comunale in materia di Green Economy e Tutela del Territorio Michele Bertani e il Segretario Comunale Angelo Spasari ha dato quindi il via alla prima Comunità energetica Rinnovabile (Cer), vale a dire in una configurazione di persone, aziende, enti che si uniscono tramite un’adesione libera e volontaria in un soggetto giuridico con l’obbiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia elettrica attraverso uno o più impianti energetici locali.
“Gli obiettivi di una Cer sono: aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, riducendo l’inquinamento e contenendo i costi energetici, e contrastare la povertà energetica consentendo a tutte le famiglie l’accesso abbassando il costo della bolletta.” – spiega l’assessore Bertani, elencando tra i benefici anche una conseguente riduzione dell’inquinamento, e dell’aumento delle temperature causate dal riscaldamento globale – “Questi sono alcuni motivi per cui il Comune di Arcore promuove la Cer e ne fa parte, essendo il punto di riferimento per la cittadinanza. L’amministrazione mira al conseguimento degli scopi previsti dalla normativa; garantendo la gestione corretta e trasparente che porti ad un risparmio della spesa pubblica consentendo inoltre un risparmio fiscale ai cittadini e alle aziende”.
L’obiettivo del comune, oltre che a promuovere uno stile di vita più ”green”, intende soprattutto responsabilizzare i singoli e la comunità ad un consumo sostenibile, oltre che, con questa manovra, consentire a chi è in situazione di povertà energetica un risparmio sulla bolletta. I cittadini e le aziende verranno tenuti aggiornati sulla procedura per presentare la manifestazione d’interesse già ad inizio anno, in attesa che il Governo centrale sblocchi i decreti attuativi e gli ultimi step, come la questione della tassazione degli eventuali extra-profitti che attualmente colpirebbero in maniera sproporzionata i piccoli impianti.