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Alperia, utili in aumento grazie alle acquisizioni

Alperiamultiutility controllata dalle amministrazioni dell’Alto Adige, nonché terzo produttore idroelettrico nazionale – ha comunicato di aver approvato i conti 2019, che vedono ricavi complessivi pari a circa 1,6 miliardi di euro, in rialzo del 23%, e un Ebitda in aumento a circa 237 milioni (+ 19% rispetto al 2018).  L’utile netto di gruppo si attesta a 56,2 milioni di euro contro i 42,4 milioni fatti registrare nel 2018; raggiunti inoltre circa 105 milioni di investimenti (nel 2018 erano 84 milioni di euro).

Su tutti i principali numeri di bilancio influiscono positivamente le ultime acquisizioni del gruppo, effettuate principalmente in Veneto, e su cui ha lavorato con intensità il management del gruppo, a partire dal Ceo Johann Wohlfarter e dal Chief Strategy Officer Paolo Vanoni, sulla base di un presupposto molto semplice: con l’aumento della competitività sul mercato energetico, Alperia – pur mantenendo un forte legame col territorio altoatesino – dovrà cercare di fare massa critica guardando a tutta l’Italia.

Per quanto riguarda il possibile impatto del Covid-19, il gruppo informa «di avere tenuto conto di alcuni effetti ipotizzabili, con l’osservazione di idonei fondi nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019». Nonostante ciò, a valere sul 2019 verrà distribuito un dividendo di 26 milioni (su 27,6 milioni di utile realizzato dalla capogruppo) in aumento di 2 milioni rispetto all’anno scorso.

Il 2019 ha registrato un risultato di esercizio in decisa crescita, grazie anche al contributo di Alperia Sum, consolidata per la prima volta.” – ha sottolineato il Ceo Johann Wohlfarter – “La solidità economico-finanziaria, gestionale e industriale del gruppo raggiunta in questi anni e le azioni organizzative e gestionali adottate in questo periodo ci consentiranno di limitare gli effetti negativi derivanti dall’emergenza Covid-19».

Dal canto suo, la presidente del consiglio di gestione Flora Emma Kröss ha dichiarato: “Abbiamo confermato il ruolo di attore primario a supporto dello sviluppo del territorio provinciale generando un valore aggiunto a beneficio dell’Alto Adige di circa 236 milioni di euro”.

 

 

 

 

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