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Accordo tra NextChem e GranBio per la tecnologia Bioetanolo 2G

Accordo strategico tra NextChem – società di Maire Tecnimont per la transizione energetica – e la brasiliana GranBio (specializzata in biotecnologie industriali): le due società puntano ad acquisire una leadership di settore licenziando la tecnologia GranBio 2G Ethanol per la produzione di etanolo a base cellulosica, noto anche cone “Bioetanolo 2G” (di seconda generazione).

La tecnologia di GranBio – riporta un lancio dell’agenzia Adnkronos – è in grado infatti di convertire biomasse non destinate al settore alimentare in biocarburanti rinnovabili e a bassa intensità di carbonio. NextChem, dal canto suo, licenzierà la tecnologia a livello mondiale.

Il metodo GranBio è estremamente flessibile e consente l’impiego di tutte le tipologie di rifiuti agricoli e biomasse a base ligneo-cellulosica, come la paglia, il miscanto, le bucce del mais e scarti lignei come quelli dell’eucalipto e del pino.

L’impianto GranBio è l’unico al mondo di questo genere operativo su scala industriale. Questa nuova partnership amplia il nostro portafoglio tecnologico nell’area dei biocarburanti e ci offre l’opportunità di aggredire mercati chiave con una soluzione sostenibile, flessibile e profittevole per produrre etanolo, un prodotto chimico ampiamente utilizzato nel settore dei carburanti ma che ha anche una varietà di applicazioni industriali consolidate e un potenziale enorme“, ha dichiarato Pierroberto Folgiero, Ceo di NextChem e di Maire Tecnimont.

NextChem inizia a disporre di una gamma considerevole di tecnologie per produrre biocarburanti: uniremo questo con la nostra riconosciuta competenza ingegneristica e la nostra forte presenza internazionale per potenziare la nostra offerta al mercato sul fronte della transizione energetica del settore dei trasporti“, ha aggiunto.

Insieme a NextChem guideremo lo Sviluppo dell’industria dell’etanolo cellulosico a livello globale: in Europa le policies di settore renderanno necessaria la realizzazione di diverse decine di impianti nei prossimi anni; il nostro obiettivo è di conquistare una quota significativa di questo mercato. Possiamo fare affidamento su una tecnologia sicura e promettente per attuare una rivoluzione nel modo di produrre carburanti“, ha dichiarato Paulo Nigro, Ceo di GranBio.

La tecnologia sviluppata da GranBio per produrre l’etanolo 2G è già stata implementata nel suo impianto di São Miguel dos Campos, in Alagoas, Brasile, il primo nell’emisfero Sud dedicato all’etanolo cellulosico. Attualmente la capacità produttiva è di 30 milioni di litri/anno, e il 100% del biocarburante può essere potenzialmente esportato verso i mercati americano ed europeo.

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