Con la crescita prevista nelle vendite di veicoli elettrici (EV) da 2,5 milioni nel 2020 a 31,1 milioni entro il 2030 (come da recente ricerca di Deloitte Insights), investire in infrastrutture di ricarica promuovendo standard comuni e l’interoperabilità sarà la chiave per soddisfare questa domanda crescente.
Questo è il motivo per cui ABB sta operando per diventare la prima azienda a garantire i certificati di base per la ricarica di batterie elettriche CharIN Combined Charging System (CCS). Certificazione di conformità – come riporta un comunicato di ABB – che garantisce l’interoperabilità e operazioni sicure tra stazioni di ricarica e veicoli elettrici di qualsiasi marca.
Nello specifico, la multinazionale svedese sta guidando il gruppo di lavoro CharIN per mettere a punto test CCS indipendenti, in collaborazione con Dekra, società tedesca che si occupa di testing, ispezione e certificazione, in particolare nel settore automobilistico. La certificazione garantisce ai clienti che le stazioni di ricarica ABB sono pienamente conformi al più recente standard CCS e, di conseguenza, funzioneranno in modo sicuro e affidabile con qualsiasi veicolo certificato CCS compatibile.
Frank Muehlon, Presidente della divisione E-mobility di ABB, ha dichiarato: “Uno dei nostri principi fondamentali è garantire che le nostre stazioni di ricarica siano il più possibile interoperabili e di facile utilizzo, in modo da poter davvero promuovere una più ampia adozione di veicoli elettrici in tutto il mondo. Questa certificazione è un segno forte del lavoro che ci vede impegnati in questa direzione; assicurare la disponibilità di standard comuni in modo che più persone possano aderire a un futuro EV.”
I produttori di stazioni di ricarica a parete CC di ABB potranno richiedere un certificato CharIN CCS Basic, che verrà rilasciato dopo aver superato i test presso laboratori di prova riconosciuti CharIN.