HomeFotovoltaicoA2A, con fotovoltaico in Puglia -11mila tonnellate CO2

A2A, con fotovoltaico in Puglia -11mila tonnellate CO2

Quindici impianti fotovoltaici e una centrale a biomassa costituiscono il parco impiantistico di A2A in Puglia.

Complessivamente, la quantità di CO2 evitata nel 2021 grazie alla produzione fotovoltaica è stata pari a 11mila tonnellate, permettendo di risparmiare oltre 4.500 Tep (Tonnellate Equivalenti di Petrolio), a cui si aggiunge la CO2 evitata grazie all’impianto a biomassa, pari a 62mila tonnellate. Sono alcuni dei dati del bilancio di sostenibilità territoriale presentato oggi.

Per il sito industriale di Brindisi – evidenzia A2A in una nota – è previsto un ulteriore sviluppo che offrirà un importante contributo alla transizione ecologica del territorio, attraverso l’installazione di un BESS (Battery Energy Storage Systems), ovvero un sistema di accumulo di energia elettrica tramite batterie al litio che garantirà alla rete maggiore stabilità e sicurezza con una potenza installata di 7 Mw, e la realizzazione di un impianto di recupero materia da spazzamento stradale e da pulizia degli arenili, la cui capacità annua di trattamento sarà pari a 31mila tonnellate.

Il gruppo A2A nel 2021 “ha sostenuto lo sviluppo socioeconomico della Puglia distribuendo 25 milioni di euro sotto forma di dividendi, imposte locali, ordini a fornitori, canoni e concessioni, sponsorizzazioni e liberalità e remunerazione dei dipendenti. Sono stati poi investiti oltre sette milioni di euro in investimenti infrastrutturali e in attività di manutenzione degli impianti. Nel corso dell’anno sono stati attivati 75 fornitori locali per un importo totale degli ordini pari a 16,8 milioni di euro: di questi, 11,1 milioni di euro sono stati fatturati a micro o piccole imprese con meno di 50 dipendenti“.

Il gruppo, nel suo percorso “verso la transizione digitale anche nel 2021 ha continuato a sviluppare e promuovere progetti ideati per quartieri intelligenti, per consumare meno energia, produrre in modo più sostenibile e ridurre l’impatto ambientale”. In alcuni comuni pugliesi, il gruppo ha “offerto i suoi servizi di Smart City, mettendo in rete 61 sensori anti intrusione, 71 telecamere, 16 lettori di accessi presenza, 1 infrastruttura IoT e 4.000 contatori per la telelettura dell’acqua

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