Secondo uno studio condotto dalla società Wood Mackenzie, tra il 2015 e il 2020 i costi medi per produrre energia sfruttando l’eolico offshore si sarebbero dimezzati e la previsione è che scendano ulteriormente.
Inoltre – indica lo studio – entro il 2030 circa un miliardo di dollari potrebbero affluire nel mercato di riferimento, che però dovrà saper rispondere ad almeno tre cambiamenti: l’aumento delle dimensioni delle turbine, l’incremento delle domanda con relativo stress delle catene di fornitura, la necessità di ulteriori investimenti. Se oggi infatti sono solo nove i Paesi con un parco eolico offshore, Wood Mackenzie stima che entro la fine del decennio potrebbero essere 24, con una produzione di gigawatt circa dieci volte superiore a quella attuale (dai 34 del 2020 ai 330 del 2030).
Nel suo rapporto, Wood Mackenzie ha inoltre analizzato le sfide principali e le opportunità che il mercato globale dell’eolico offshore si troverà di fronte. In primo luogo, i componenti sempre più grandi. Le turbine di nuova generazione richiedono, infatti, torri più pesanti e più complesse. Dalla media di cinque-sei metri di diametro attuali, entro questo decennio la maggior parte delle torri avrà un diametro superiore a nove metri, con un aumento conseguente del peso di circa tre volte e del numero di sezioni necessarie per l’assemblaggio. Questa tendenza porterà anche a nuove sfide logistiche, costringendo le catene di fornitura a posizionarsi sempre più vicine a un accesso diretto al mare.
Secondo la ricerca, anche la domanda di materie prime subirà un’impennata, dal momento che le nuove torri avranno bisogno del 500% in più di acciaio entro la fine del decennio, con un notevole incremento dei volumi e quindi dei costi. Finora, gli operatori del mercato offshore hanno potuto godere di un eccesso di offerta, mentre i margini dei fornitori sono stati ridotti a livelli insostenibili. Ma verso il 2025 il surplus di offerta è destinato ad arrestarsi. La rapida accelerazione della domanda, osserva tuttavia Wood Mackenzie, offrirà “una vasta gamma di opportunità sia per i players nuovi che per quelli già presenti”.