A febbraio i consumi di energia elettrica in Italia sono risultati sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno, a parità di calendario. Lo comunica Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, nella sua rilevazione mensile.
Nel dettaglio, il mese scorso, la domanda elettrica è stata pari a 24,8 miliardi di kWh, inferiore del 3,4% rispetto a febbraio 2020. Lo scorso anno però, febbraio ha avuto un giorno in più (29 contro 28). “Il dato, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, si riduce a -0,2%”, specifica la società nella comunicazione.
La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,3% con produzione nazionale e per la quota restante (17,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (+8,2% rispetto a febbraio 2020). In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 20,7 miliardi di kWh. In forte crescita la produzione idrica (+32%), in flessione le altre fonti (eolica -27,6%; fotovoltaica -15,8%; geotermica -7,2%; termica -7,1%).
A livello geografico, la variazione tendenziale di febbraio 2021 (dati grezzi) è risultata fortemente negativa: al Nord (-4,2%), mentre il Centro e il Sud hanno registrato rispettivamente un ribasso pari a -2,8% -1,9% al Sud. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 33% della domanda (in linea rispetto a febbraio 2020).