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Verona, quattro sedi di Poste Italiane puntano sul fotovoltaico

Gli impianti fotovoltaici voluti da Poste Italiane per le sedi aziendali di Cerea, Legnago, Negrar e Sona – a Verona – aprono il capitolo che vede la società impegnata a raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di ‘zero emissioni nette di anidride carbonica come previsto dal piano strategico “2024 Sustain & Innovate”, che mette al centro della strategia, oltre all’innovazione, la sostenibilità.

L’installazione dei sistemi fotovoltaici – riporta un comunicato – fa parte di un progetto di Poste più ampio che prevede l’installazione di impianti con una potenza media di circa 50kWp per un perimetro di potenza complessiva pari a circa 19MWp, intervenendo su siti di medie e grandi dimensioni.

L’investimento totale nel fotovoltaico di Poste Italiane sarà pari a circa 31,5 milioni di euro per il periodo 2021-2030 (termine entro cui il gruppo raggiungerà la neutralità carbonica); a fine 2023 è previsto che gli impianti funzionanti arriveranno a coprire circa il 5% del fabbisogno energetico aziendale.

Gli impianti fotovoltaici dispongono di un cruscotto installato nei locali dei rispettivi uffici postali che consente di monitorare in tempo reale la produzione energetica, oltre ad una serie di parametri in linea con la sostenibilità (es. alberi equivalenti piantati, ecc). La strategia energetica della società si basa sulla logica dell’autoconsumo diurno, con l’energia in eccesso immessa in rete solo nei giorni di chiusura.

Poste Italiane ha installato impianti fotovoltaici in 18 Uffici Postali e Centri di Recapito del Nord Est per un totale di circa 2000 kWh all’anno che equivalgono ad un risparmio annuo di circa 1.300.000 kg di CO2.

Per centrare l’obiettivo zero emissioni Poste Italiane, oltre che sul fotovoltaico, punta anche su flotta green e smart building. La flotta aziendale sarà integralmente sostituita entro il 2025 con modelli di nuova generazione a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica a basse emissioni, garantendo una riduzione di CO2 pari a quella di 80mila alberi.

 

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