Valorizzare la filiera bosco-legno-energia attraverso la gestione degli impianti di teleriscaldamento. È lo scopo della neonata associazione Trentino energia verde, con undici soci fondatori che rappresentano i produttori di energia rinnovabile ottenuta dagli scarti del legno.
Si vuole promuovere in generale la produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’attenzione concentrata, in questa fase, sugli scarti delle filiere del legno, delle filiere agricole locali e altri sottoprodotti, “in un’ottica di sostenibilità e sviluppo dell’economia circolare”.
“L’associazione – si legge in una nota – intende promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, e modelli territoriali in grado di rappresentare un’alternativa sostenibile ai combustibili fossili favorendo l’autogoverno del territorio dal punto di vista energetico. In un’ottica di sostenibilità e sviluppo dell’economia circolare“.
I fondatori sono Acsm teleriscaldamento SpA di Primiero, Eneco Energia Ecologica srl di Predazzo, Bio Energia Fiemme SpA di Cavalese, EuroBio Energy srl di Tesero, BioEnergy Anaunia SpA di Fondo, Fellin Energia di Revò, Tonale Energia srl di Vermiglio, Enerprom srl di Pejo, MEM srl di Dimaro oltre ai Comuni di Altavalle in val di Cembra e Pellizzano in val di Sole.
“A queste realtà – sottolineano i soci – altre sono pronte ad aggregarsi nelle prossime settimane. L’associazione è naturalmente aperta alla partecipazione di tutti gli operatori del settore interessati a dare un contributo allo sviluppo delle energie rinnovabili e dei temi della sostenibilità“.
Il primo consiglio direttivo vede come presidente eletto Andrea Ventura (ad di Bio Energia Fiemme), vice Francesca Tomaselli (sindaco di Pellizzano), mentre i consiglieri sono Luigi Sartori (Bio Energy Anaunia), Matteo Mora (Mem srl) e Simone Canteri (direttore di Acsm di Primiero).