La raffineria Sarpom di Trecate, in provincia di Novara, entro il 2026 produrrà idrogeno verde, cioè da fonti rinnovabili. Servirà alla raffineria stessa per decarbonizzare i propri processi industriali e per rifornire due aree di servizio IP, una in Piemonte, a Casale Monferrato (Alessandria) e l’altra in Lombardia, a Cassano d’Adda (Milano), agevolando così la mobilità sostenibile.
Il progetto, denominato Hydrogen valley del Nord-Ovest, prevede un investimento di un totale di 30 milioni di euro tra fondi pubblici e privati. Sarà sostenuta infatti anche da due bandi del PNRR, uno della Regione Piemonte e del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e uno del ministero delle Infrastrutture.
Il progetto di produzione di idrogeno verde in una parte dismessa della raffineria Sarpom di Trecate (Novara), che verrà realizzato da IP-gruppo Api, prevede la costruzione di un elettrolizzatore della potenza di 4MW e di due impianti fotovoltaici, nel raggio di circa 500 metri, con una potenza installata totale di picco di 6,7 MW e una produzione annuale stimata di quasi 9.000 MWh/anno di energia rinnovabile. La quantità di idrogeno verde prodotta annualmente con l’energia dei due impianti fotovoltaici è stimata in circa 200 tonnellate e la capacità produttiva totale può raggiungere le 600 tonnellate.
I due bandi del PNRR da cui provengono una parte dei 30 milioni per quella che è stata denominata Hydrogen valley del Nord-Ovest sono “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse”, gestito dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione Piemonte, e “Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale”, gestito dal ministero delle Infrastrutture.