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Transizione elettrica, la Motor Valley scalda i motori in vista del 2035

La transizione elettrica della Motor Valley emiliano-romagnola è stata protagonista della prima giornata di E-Tech Europe 2023, a Bologna, con il dibattito dal titolo Emissioni zero dal 2035, la Motor Valley è pronta alla sfida?“.

La sessione, organizzato dal sito Vaielettrico.it con il patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dell’associazione Motus-E e grazie al sostegno di Marposs e Clust-ER MECH, ha dimostrato che la patria dei motori termici affronta la transizione alla mobilità sostenibile con ottimismo, realismo e pragmatismo. Molte grandi aziende hanno già messo le basi per convertirsi alle nuove tecnologie. E il caso di Marposs nei sistemi di misurazione e testing dei componenti dell’automotive, ha raccontato l’Ev Industry manager Franco Stanghellini. Di Bonfiglioli Group, rappresentata dal responsabile e-mobility Michele Pennese, nei sistemi di trasmissione per veicoli speciali. Della Ducati Motor che a giorni debutterà con la sua moto da competizione elettrica V21L nel campionato MotoE, anche se, ha detto l’ingegnere del reparto R&D e-mobility Simone Monaco, arriverà su strada fra cinque o sei anni.

Altre, native elettriche, sono già eccellenze mondiali e vedono nella transizione una grande opportunità di sviluppo. Per le moto elettriche di Energica Motors, vero pioniere delle due ruote alla spina, si apre il mercato globale con esportazioni che superano il 95% ha detto il direttorer tecnico Giampiero Testoni.

Luca Di Silvio, responsabile marketing di Manz Italia, ha sottolineato che la divisione italiana della conglomerate tedesca progetta e sviluppa linee di produzione per celle batterie al litio utilizzate da tutti i principali produttori del mondo. Marelli, che a Bologna ha il quartier generale dell’e-Powertrain e dello sviluppo Motorsport vende soluzioni a tutte le principali case auto, partendo da Maserati per la sua prima elettrica, la Gran Turismo Folgore, appena lanciata. Il responsabile sviluppo powertrain e inverter Roberto Morano ha spiegato quanto anche le Formula Uno dal 2026 saranno “prevalentemente elettriche”.

La crescita di queste aziende può attutire gli effetti di una rivoluzione che, ha spiegato il vicepresidente di Anfia Marco Stella, lascerà inevitabilmente sul campo molte vittime tra chi non potrà convertire le proprie produzioni. La Regione Emilia-Romagna è attenta al problema, ha assicurato l’Assessore allo Sviluppo Economico e al Lavoro Vincenzo Colla. Nelle priorità della Regione, al ricollocamento della manodopera, si affianca il sostegno all’innovazione e alle nuove tecnologie informatiche e la politica di formazione e reclutamento di nuovi talenti. Un ruolo chiave ha il mondo accademico, ha spiegato il professor Francesco Leali, coordinatore del percorso dedicato alle super car elettriche all’interno dell’Università dei motori MUNER.

Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, ha annunciato il lancio di report granulare sullo stato della transizione basato su un sondaggio che coinvolgerà 2.800 aziende della filiera automotive.

 

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