Il gruppo Terna, società controllata dal Tesoro tramite Cassa Depositi Prestiti, ha presentato l’aggiornamento del suo piano industriale, con cui prevede un aumento degli investimenti del 22% rispetto al piano presentato nel marzo scorso. Le attività di sviluppo – si legge in una nota del Gestore della rete di trasmissione italiana – saranno focalizzate lungo tre direttrici strategiche: attività regolate italia, attività non regolate e internazionale ed è previsto che gli investimenti complessivi di gruppo nel periodo 2021-2025 siano pari a 9,2 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi nel 2021.
Cambia anche il perimetro occupazionale. Ė infatti previsto che gli organici possano crescere del 10% già nei primi tre anni, superando i 5 mila dipendenti. Anche attraverso una riorganizzazione del lavoro. “Attraverso questo piano industriale vogliamo rafforzare il ruolo di Terna non solo per il sistema elettrico nazionale, ma per tutto il nostro paese, con uno sguardo al contesto mediterraneo di cui l’Italia è il naturale hub energetico.” – afferma l’amministratore delegato Stefano Donnarumma – “Ė fondamentale agire oggi per consegnare alle prossime generazioni un sistema elettrico sempre più affidabile, efficiente e decarbonizzato“.
Dal punto di vista finanziario il piano prevede ricavi di gruppo nel 2025 in crescita a 3,04 miliardi di euro e l’ebitda a 2,21 miliardi di euro, con una crescita media annua nell’arco di piano di entrambi gli indicatori di oltre il 4 per cento. In particolare, Terna nel 2021 prevede che i ricavi crescano a 2,57 miliardi e l’ebitda a 1,84 miliardi di euro. Previsti in miglioramento anche i profitti, per un utile per azione di 39 centesimi di euro nel 2021 e di 49 centesimi nel 2025, con una crescita media annua nell’arco di piano di oltre il 5% e un utile netto a 1 miliardo a fine piano.
Per quanto riguarda la politica dei dividendi, dal 2021 al 2023 si prevede una crescita media annua dell’8%. Per gli anni 2024 e 2025 si prevede un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2023.