Il fotovoltaico può diventare ancora più green e dare un’ulteriore mano all’ambiente? A certificare una risposta affermativa, arriva uno studio condotto negli Stati Uniti da parte dei ricercatori dell’Argonne national laboratory e del National renewable energy laboratory del Dipartimento dell’Energia (Doe).
La ricerca ha svelato che convertire i territori in direzione di uno sviluppo delle fonti energie rinnovabili può essere di grande aiuto nel ripristinare l’habitat e nell’incrementare la popolazione di alcune specie di insetti. L’analisi è stata effettuata a partire a partire dal 2018.
In particolare sono stati esaminati due siti fotovoltaici del Minnesota localizzati su alcuni terreni agricoli ormai inutilizzati e gestiti da Enel green power North America. Attraverso 358 indagini sulla vegetazione in fiore e sulle comunità di insetti, i ricercatori hanno potuto osservare e valutare i mutamenti relativi al numero di piante e insetti.
Al termine dello studio i parametri riguardanti habitat e biodiversità erano tutti migliorati. Era aumentata infatti la varietà delle specie vegetali autoctone e anche l’abbondanza di fiori.
In più è stato osservato che la popolazione complessiva di insetti impollinatori autoctoni e di insetti utili al settore agricolo era praticamente triplicata. Nel dettaglio, si è verificato un incremento notevole di coleotteri, mosche e falene, mentre la quantità delle api autoctone era aumentata di 20 volte.