Un consorzio composto da Solaris Bus & Coach, Impact Clean Power Technology S.A. e TAURON Polska Energia ha dato vita al progetto “Second Life ESS” per il riutilizzo delle batterie elettriche. L’obiettivo – riporta un comunicato – è creare un sistema prototipo per immagazzinare energia elettrica basato su batterie di autobus in disuso. Il progetto è cofinanziato dal Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo in Polonia.
Solaris – tra i principali produttori europei di autobus e filobus – ha lanciato il suo primo bus elettrico nel 2011. Da allora, il produttore polacco ha venduto oltre 1000 e-bus a almeno 18 paesi. I primi veicoli consegnati hanno ormai percorso più di mezzo milione di km: significa che dovranno necessariamente sostituire le proprie batterie.
Nasce dunque così l’idea per il progetto per il riutilizzo delle batterie elettriche, che sarà implementato in collaborazione tra Solaris, TAURON e Impact. Il progetto prevede l’utilizzo di ioni di litio: anche se non sono più funzionali per fornire energia ai veicoli, integrati nei sistemi di accumulo di energia possono essere riutilizzati una seconda volta. In questo modo si prolunga il ciclo di vita delle batterie, che non vengono smaltite, ma di fatto riciclate.
Solaris fornirà batterie con una capacità nominale di 160 kWh per la costruzione del sistema prototipo facente parte del progetto. In precedenza, le batterie erano state utilizzate in un autobus elettrico gestito dal vettore polacco PKM Jaworzno, leader nella mobilità elettrica, con 23 autobus a batteria già in uso nella sua flotta. Altri 20 autobus elettrici sono in consegna da parte di Solaris, rendendo quasi l’80% della flotta a emissioni zero.
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