Rientra nel masterplan del Governo per la transizione ecologica il nuovo piano di incentivi per favorire la mobilità elettrica e rafforzare la diffusione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici anche nel nostro Paese, ancora fanalino di coda rispetto alle principali economie europee. Oltre all’ecobonus e alle agevolazioni fiscali previste per chi acquista un’auto elettrica, il Governo ha deciso di stanziare 90 milioni di euro per l’installazione delle colonnine necessarie per la ricarica.
La decisione ha trovato gli apprezzamenti degli addetti ai lavori. Come dimostra la comunicazione diffusa da Silla Industries, start-up italiana fondata da Alberto Stecca e Cristiano Griletti a Padova (nella foto), che con un team di 21 professionisti opera nel settore dell’e-mobility.
“Accogliamo con favore la sensibilità dimostrata dal Governo verso la smart mobility: lo stanziamento di 90 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione delle infrastrutture di ricarica delle e-car è senz’altro un’ottima notizia per chiudere un anno in cui gli Italiani hanno mostrato un crescente interesse per la mobilità elettrica” ha commentato Alberto Stecca, CEO di Silla Industries.
“E’ ancora una goccia in un oceano – ha proseguito il manager – ma è un segno tangibile che qualcosa sta iniziando a cambiare, sicuramente aiutato anche da eventi come quello di Glasgow. Se pur ancora limitato e inadeguato a sostenere il recupero del divario che vede l’Italia come fanalino di coda in Europa, evidenzia una accresciuta consapevolezza che questa sia davvero un’area da presidiare. Lo sappiamo bene noi: Silla è nata a gennaio di quest’anno e ha triplicato il numero dei dipendenti, che sono in crescita costante, gestito il trasferimento in una nuova sede, con il quadruplo della superficie e nonostante questo facciamo fatica a evadere tutti gli ordini. La richiesta è altissima e cresce di giorno in giorno: certamente tra le priorità del Governo nel 2022 ci dovrà essere il potenziamento della rete di colonnine sul territorio, fattore che resta ancora il vero handicap per uno sviluppo ancora più vertiginoso dell’e-mobility con il suo infinito potenziale. Ma anche e soprattutto, sostenere con ulteriori incentivi la ricarica domestica e quella in azienda, con colonnine che sfruttino la sperimentazione Arera per garantire il massimo risparmio possibile”.