Ricavi pari a 110,3 milioni di Euro nei primi nove mesi dell’esercizio 2019 rispetto ai 96,8 milioni di Euro al 30 settembre 2018, con una crescita del 14%.
Il Consiglio di Amministrazione di Seri Industrial S.p.A., riunitosi il 13 novembre, ha esaminato l’andamento dei ricavi consolidati del Gruppo relativi ai primi nove mesi del 2019.
In sintesi, il comunicato. L’incremento dei ricavi da vendite e prestazioni rispetto a quelli conseguiti nello stesso periodo dell’esercizio 2018 pari al 20,2% è ascrivibile principalmente ai ricavi conseguiti a seguito del perfezionamento di un contratto di affitto di ramo di azienda nel settore della produzione di tubi e di raccordi in plastica per il mercato idrotermosanitario. Di seguito vengono esposte informazioni relative alle due divisioni di cui si compone il Gruppo: 1. Divisione PLAST: dedicata alla produzione di diversi compound di polipropilene, in parte recuperando materiale plastico da scarto industriale, e alla produzione di componenti e prodotti in plastica (cassette e coperchi di batterie, tubi e raccordi), utilizzando in parte i compound prodotti internamente; 2. Divisione FAAM: focalizzata nella produzione di batterie al piombo e al litio, per utilizzi nei comparti cd. trazione, stazionario, automotive e applicazioni speciali. La divisione è inoltre attiva nella progettazione e costruzione per terzi di impianti per la produzione di piombo secondario, recuperato da batterie esauste, e nella gestione di uno di tali impianti di proprietà. Le attività nel loro complesso configurano un ciclo completo di utilizzo e recupero delle materie prime e rappresentano un esempio virtuoso nell’ambito dell’economia circolare.
Relativamente alla Divisione PLAST, si segnala una crescita dei ricavi nel settore dello stampaggio di materiali plastici. La produzione di cassette e coperchi per batterie è stata integrata a far data dal 1 gennaio 2019, dall’attività di stampaggio di raccordi e di estrusione di tubi per il settore idrotermosanitario e delle infrastrutture, attività attualmente condotta sulla base di un contratto di affitto di ramo di azienda. Si ricorda inoltre che, il 13 settembre 2019, lo stabilimento di Avellino è stato interessato da un incendio che ha coinvolto l’intero sito produttivo. Il piano di recovery messo in atto dall’azienda ha consentito il recupero della capacità produttiva presso gli altri stabilimenti del Gruppo, limitando così le conseguenze economiche connesse all’evento. Per maggiori informazioni, si rinvia alla relazione semestrale al 30 giugno 2019.
Relativamente alla Divisione FAAM, si segnala: – un contesto di mercato domestico nel comparto Avviamento non particolarmente favorevole e conseguentemente molto competitivo. I Ricavi per applicazioni Avviamento si riducono così di oltre € 3 milioni solo in parte compensati da un aumento dei Ricavi per applicazioni industriali, sulle quali il Gruppo basa le previsioni di crescita per il futuro; – l’under performance, per circa € 2,9 milioni rispetto all’esercizio precedente, registrata dalla controllata cinese Yibf, presso la quale è stato necessario procedere a una profonda riorganizzazione manageriale, con la rimozione per giusta causa del precedente amministratore delegato di nazionalità cinese, rispetto al quale sono in corso le opportune azioni legali, e la nomina nel mese di luglio di un nuovo amministratore delegato di nazionalità italiana, residente in Cina da anni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto riportato nella relazione finanziaria semestrale pubblicata lo scorso 15 ottobre 2019; – l’avvio, a partire dal mese di marzo 2019, delle attività di riciclo di batterie esauste con il recupero di piombo raffinato e scarti di materiale plastico (€ 3.447 migliaia i ricavi sviluppati nei 6 mesi di attività); – la diminuzione per circa € 4,1 milioni degli Altri Ricavi per la presenza nell’esercizio 2018 di proventi non ricorrenti (€ 3,7 milioni, una tantum concessa da Whirlpool nell’ambito del piano di reindustrializzazione del sito di Teverola a fronte dell’impegno assunto dal Gruppo ad assumere 75 ex dipendenti Whirlpool; circa € 0,4 milioni, contributi europei per attività di ricerca e sviluppo).