Gli esperti belgi di Jan De Nul, Tractebel e DEME, insieme all’Università di Gent, hanno sviluppato un nuovo concept di pannello solare galleggiante – Seavolt – che potrebbe essere posizionato in combinazione con i parchi eolici e resistere anche a condizioni marine estreme.
La maggior parte delle applicazioni per le installazioni di energia solare offshore – riporta un comunicato congiunto – sono posizionate vicino alla costa, in bacini idrici, perfino sulla neve. Seavolt è più simile alle turbine eoliche offshore galleggianti, sollevate sopra la superficie come una piattaforma petrolifera. Le solide strutture di cui è dotato il sistema lo rendono davvero resistente. Almeno è ciò che asseriscono gli installatori.
Dopo la ricerca iniziale sugli effetti sull’ecosistema marino, gli esperti stanno sviluppando un’installazione di prova del solare offshore che sarà lanciata al largo della costa belga nell’estate del 2023. L’impianto “dimostrativo” Seavolt da 5 MW sarà una soluzione integrata che comprende anche i sistemi di accumulo di energia.
Philippe Van Troeye, CEO di Tractebel, ne è certo: “Insieme alla produzione offshore di combustibile verde, alle isole energetiche offshore, agli interconnettori e alle potenziali soluzioni per lo stoccaggio di energia, riteniamo che il solare offshore galleggiante avrà un ruolo importante da svolgere nell’accelerazione della transizione energetica“.
“Seavolt è una soluzione affidabile, conveniente ed ecologica,” gli fa eco Philippe Hutse, di Jan De Nul – “Poiché l’industria eolica offshore continua a crescere, riteniamo che anche il solare offshore abbia il potenziale per svolgere un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dell’uso dello spazio sul mare integrando i parchi eolici“.