Lo scorso anno in Italia sono stati avviati a corretto riciclo dai sistemi collettivi dei produttori di Aee poco più di 361mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). E’ quanto rileva il Rapporto Annuale 2022 del Centro di Coordinamento Raee, giunto alla 15a edizione.
Per la prima volta dopo otto anni di crescita costante, la raccolta ha evidenziato una flessione del 6,2% rispetto al 2021, che ha coinvolto in maniera trasversale tutte le tipologie di rifiuti tecnologici. Il report raccoglie e sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia, fotografando l’andamento della raccolta di Raee domestici nella sua totalità a livello nazionale. Il Rapporto Annuale è disponibile in versione digitale, consultabile sul sito del Cdc Raee (cdcraee.it). Ad esso si affianca raeeitalia.it, il servizio online creato dal Centro di Coordinamento Raee che raccoglie i dati sui rifiuti elettronici gestiti in Italia, dal 2019 ad oggi con un livello di dettaglio fino ai singoli Comuni.
Lo scorso anno i Sistemi Collettivi hanno gestito in tutta Italia 361.381 tonnellate di Raee, risultato che si traduce in quasi 24mila tonnellate in meno rispetto al 2021 e che corrisponde a una contrazione del 6,2%. Il dato tiene conto anche della raccolta volontaria effettuata dai consorzi. Cala, di conseguenza, anche la raccolta media pro capite e si attesta a 6,12 kg per abitante, in flessione del 5,3% rispetto al 2021.
“Nel 2022 si è evidenziata una riduzione nei volumi avviati a corretto riciclo che contrasta con i trend in continua crescita a cui il sistema era abituato negli ultimi otto anni. A determinare questo risultato sono la sottrazione al canale ufficiale di volumi consistenti da parte dei canali paralleli e il mancato conferimento da parte dei cittadini dei rifiuti elettronici, in particolare di quelli di piccole dimensioni che rientrano nel raggruppamento 4, che già si caratterizzava per volumi contenuti e dispersi – commenta Alberto Canni Ferrari, presidente del Centro di Coordinamento Raee – Ulteriore fattore è la riduzione delle vendite di Aee, dopo due anni consecutivi caratterizzati da incrementi importanti, che ha determinato una diminuzione dei quantitativi dismessi”.
La battuta d’arresto registrata nel corso del 2022 coinvolge tutte le tre macroaree d’Italia, ma si evidenzia in maniera più accentuata al Nord dove i quantitativi complessivi raccolti sono in contrazione dell’8,6% rispetto al 2021 per un totale di 183.881 tonnellate. Il risultato non incide in alcun modo sul primato dell’area in termini di volumi assoluti, che totalizza oltre il 50% della raccolta italiana, raccogliendo il doppio dei volumi delle restanti macroaree. In Centro Italia la raccolta dei Raee si ferma a 80.682 tonnellate, in calo del 6,3% rispetto al 2021. Il Sud Italia mostra la flessione più contenuta (-1,1%) tra tutte le aree per un totale di 96.128 tonnellate raccolte.