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Progetto pilota di Anaci per le auto elettriche di condominio

«Un mio condomino di Milano me l’ha già chiesto. È un tassista, ha l’autoelettrica e non sa come ricaricarla a casa», spiega Renato Greca, presidente lombardo di Anaci, l’Associazione italiana degli amministratori di condominio. Al centro del convegno organizzato a Milano agli Est And Studios ci sono anche le vetture elettriche. «Per ora quelle che circolano sono ancora poche, ma un domani probabilmente molti avranno una vettura elettrica. Quindi noi, come amministratori di condominio, dobbiamo essere pronti al futuro e stiamo realizzando linee guida da dare ai nostri associati per poter rispondere a queste necessità». In alcuni casi è necessario un potenziamento dell’impianto, perché se basta accendere contemporaneamente forno e lavatrice per far saltare la luce, è facile immaginare cosa può accadere mettendo un’auto in carica. Leonardo Caruso, vicepresidente Anaci, annuncia un importante impegno da parte dell’associazione: «A breve ci attiveremo con Regione Lombardia e il Comune di Milano per un progetto pilota che parta proprio da Milano sulla mobilità elettrica all’interno dei condomini che i nostri associati amministrano». Sul fronte delle problematiche concrete «una soluzione è quella di mettere delle colonnine condominiali – spiega Renato Greca -. Ogni condomino avrebbe l’accesso e tramite un’app ci sarebbe traccia dei consumi». Oppure potrebbero essere i singoli gestori a proporre accordi per mettere i loro impianti all’interno del cortile. Anche perché, oggi, in alcuni casi i consumi dei box non sono collegati ai singoli appartamenti ma sono considerati come spazi comuni. E così la ricarica dell’auto elettrica verrebbe pagata da tutto il condominio (fonte Corriere della Sera).

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