Per favorire la penetrazione dell’eolico e del fotovoltaico è necessario associare sistemi di accumulo che garantiscano la stabilità della rete di distribuzione e permettano di allineare generazione e domanda. Con in mente tale obiettivo, è stato pensato il progetto “Applicazione di batterie second life per l’accumulo di energia in impianti da fonte rinnovabile – BESS-2L” finanziato nell’ambito del Programma investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 FESR della regione Valle d’Aosta che ha preso avvio con la firma del documento di Kick-off tra i partner: Compagnia Valdostana delle Acque (CVA), Podium Engineering e Politecnico di Torino (nella foto).
Con un contributo di 829.578,49 € a fronte di un investimento complessivo di 1.156.645,75 €, nei prossimi due anni i partner di BESS-2L studieranno come riutilizzare batterie usate provenienti dal settore automobilistico in ambiente stazionario, verificheranno la possibilità di gestire tramite il sistema di monitoraggio e gestione (BMS) moduli di batterie provenienti da unità di accumulo differenti, definiranno i criteri per classificare e individuare le batterie second life, studieranno le logiche di gestione dei flussi energetici per l’ottimizzazione dei rendimenti degli impianti FRNP e valuteranno i benefici e future applicazioni della tecnologia sviluppata.
“Lo stoccaggio energetico stazionario è una sfida per tutti i produttori di energia da fonti rinnovabili, – spiega Enrico De Girolamo, direttore generale di CVA – questo progetto consentirà a CVA di sviluppare conoscenze e know-how che saranno fondamentali nei prossimi anni”.