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Pompe di calore: una soluzione contro le emissioni

Alti livelli di inquinamento da polveri sottili vengono registrati in molte città italiane, con punte particolarmente allarmanti in Pianura Padana. La ricerca può aiutarci ad affrontare questo problema intervenendo su un settore che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre maggiore nell’emissione di microparticelle inquinanti: il riscaldamento. Una tecnologia, in particolare, può rivelarsi vincente: la pompa di calore, così come riportato da un nuovo approfondimento di RES Magazine, testata di riferimento per il settore elettrico (qui l’articolo completo).

Anche il Pniec (Piano integrato nazionale energia e clima), ricorda come esempio l’articolo, attribuisce un ruolo centrale alle pompe di calore per il soddisfacimento degli obiettivi 2030 sulle rinnovabili termiche. Maria Gaeta, del dipartimento Sviluppo sistemi energetici di RSE, ha contribuito alla stesura del Pniec, analizzando i diversi scenari energetici. “Nel momento in cui abbiamo supportato il governo per la realizzazione del Piano – dichiara a RES Magazine – ci siamo trovati a dover rispettare tre obiettivi: l’incremento di rinnovabili, l’efficienza energetica e la riduzione di emissioni di gas climalteranti. Per far ciò abbiamo utilizzato un modello dell’intero sistema energetico italiano, considerando le varie opzioni tecnologiche disponibili per ciascun settore. All’interno di questo approccio sistemico, la pompa di calore è risultata essere una delle opzioni da privilegiare”.

Si tratta ormai di soluzione tecnologiche mature. Ma non mancano innovazioni che ne possono aumentare le potenzialità. Ad esempio l’integrazione delle pompe di calore con il fotovoltaico e i sistemi di accumulo, come afferma Raniero Trinchieri dell’Enea.

I collettori solari, spiega Trinchieri, “possono essere utilizzati in luogo della convenzionale batteria alettata, che usualmente costituisce l’evaporatore della pompa di calore in particolari condizioni ambientali. In questo modo è possibile mantenere la pressione di evaporazione a valori accettabili, incrementando l’efficienza stagionale del sistema. Nel complesso quindi, l’energia solare, oltre ad essere utilizzata per incrementare l’efficienza complessiva di produzione di energia termica per riscaldamento e/o produzione di acqua calda sanitaria, viene impiegata anche per la produzione di energia elettrica utilizzabile dalla pompa di calore stessa”.

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