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Nella Val di Pejo la prima ski area libera dalla plastica

Situato nella Provincia autonoma di Trento, la Val di Pejo è una delle valli laterali della Val di Sole e vanta una fitta rete di piste da sci, prese d’assalto ogni inverno da turisti provenienti da ogni parte d’Europa. Ma il suo comprensorio sciistico è oggi alla ribalta per la vocazione plastic free”. Notizia rimbalzata anche sui media stranieri, come per esempio il celebre sito di news della CNN (qui la notizia).

Eliminare ogni tipo di plastica dalla montagna: un progetto ambizioso e mai tentato che per la prima volta al mondo viene realizzato in Italia, appunto, nel rinomato comprensorio trentino. Dove fin dall’inizio della nuova stagione invernale, nei rifugi sono stati banditi stoviglie, bicchieri, cannucce monouso e bottiglie di plastica. Tutti quei materiali che, dispersi nell’ambiente, non si degradano e rimangono pressoché immutati per decine e decine di anni.

A dare l’impulso definitivo nel concretizzare il progetto è stato un allarmante studio dell’università Statale di Milano e di Milano Bicocca, che ha scoperto nel ghiacciaio dei Forni – sul versante lombardo dello Stelvio – tra i 131 e i 162 milioni di particelle di componenti plastici: un tasso equiparabile a quello dei mari europei.

Davanti a questi dati, i vertici dell’Azienda per il Turismo della Val di Sole sono passati all’azione, coinvolgendo da subito gli operatori. Obiettivo: fare di Pejo3000 la prima area sciistica al mondo senza plastica.

Nella ski area sono stati introdotti dei pannelli informativi che descrivono il progetto Pejo Plastic Free invitando gli sciatori a limitare l’uso di plastica a partire dai packaging e bottiglie di plastica.

La creazione della ski area plastic free è solo una parte dello sforzo per garantire la sostenibilità ambientale, che trova nella Val di Pejo un’eccellenza: da tempo viene utilizzata solo energia rinnovabile grazie a tre piccoli impianti idroelettrici che garantiscono una produzione è superiore alle necessità locali. Immessa in rete come energia verde, aumenta la quota nazionale prodotta con le rinnovabili. Per riscaldare abitazioni, alberghi, edifici pubblici e le Terme di Pejo si utilizza poi un moderno impianto di teleriscaldamento a cippato, alimentato con gli scarti delle lavorazioni boschive. E per innevare artificialmente le piste si sfrutta solo acqua di recupero.

Il Parco Nazionale dello Stelvio, infine, ha recentemente ottenuto la certificazione della Carta europea del turismo sostenibile mentre i tre rifugi dell’area sciistica hanno invece avviato l’iter per ottenere la certificazione di Ecoristorazione Trentina, un marchio assegnato ai ristoranti che dimostrano di attuare azioni per la riduzione del proprio impatto sull’ambiente.

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