Secondo quanto comunicato dall’Agenzia di stampa Reuters, la Cina, nell’ambito dei propri programmi per soddisfare gli obiettivi climatici, ha in programma di aumentare la sua produzione di energia rinnovabile e prevede di ottenere ulteriori 450 GW di capacità di energia solare ed eolica creando impianti di ultima generazione nel deserto del Gobi e nelle sue aree limitrofe.
Il deserto del Gobi – specifica il lancio della Reuters – si estende per oltre 3.600 chilometri nel cuore del continente asiatico, lambendo la parte settentrionale della Cina e distendendosi in dune di sabbia gialla costituita da frammenti di quarzo, calcite, idrossidi di ferro e sostanze argillose. Un ambiente decisamente inospitale, insomma, che la Cina vuole sfruttare realizzando un insieme d’impianti eolici e solari dalle dimensioni gigantesche.
«La Cina è impegnata a costruire l’impianto di generazione di energia solare ed eolica più grande al mondo, con una capacità di 450 GW, nel deserto del Gobi», ha riferito He Lifeng, il direttore della National Development and Reform Commision (NDRC) cinese, presentando l’ambizioso progetto a margine del Congresso Nazionale del Popolo.
L’obiettivo finale di Pechino, come detto, è quello di ottenere energia dal sole e dal vento per un totale di 1.200 GW entro il 2030. I 450 GW previsti nel deserto del Gobi, quindi, daranno una spinta rilevante per l’ottenimento di tale traguardo. Attualmente sono già in fase di realizzazione 100 GW di capacità solare nelle aree del deserto individuate per la costruzione dei nuovi impianti.
Il presidente Xi Jinping ha quindi confermato l’importanza, per l’approvvigionamento energetico del paese, delle centrali elettriche a carbone ad alta efficienza e delle linee di trasmissione dell’elettricità ad altissima tensione per garantire il funzionamento delle reti e infrastrutture, ribadendo che il carbone rimarrà comunque la principale fonte di energia nazionale per un periodo considerevole.