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ITALIA SOLARE ancora scettica riguardo al PNIEC

Il Piano Integrato Energia e Clima (PNIEC) che il governo italiano ha presentato a Bruxelles continua a essere un progetto timido nei suoi obiettivi di decarbonizzazione e con indicazioni spesso generiche su come raggiungere il traguardo al 2030. Questo, in sintesi, il pensiero dell’associazione ITALIA SOLARE sul documento.

Il PNIEC resta un piano ‘gas-centrico’ che non ha il coraggio di puntare direttamente sulle rinnovabili nel processo di transizione energetica. Un errore strategico che pagheremo in termini di competitività, di occupazione e crescita”, ha commentato in un comunicato il presidente Paolo Rocco Viscontini.

Sebbene ci sia stato un leggerissimo incremento rispetto alla bozza del documento – riporta la nota dell’associaizone – l’obiettivo finale di 52 GW rimane insufficiente perché non viene considerata la perdita di producibilità a causa del degrado dei moduli. A questo si aggiunge un’erronea pianificazione dello sviluppo di nuove installazioni fotovoltaiche sull’arco dei prossimi 10 anni. “Dei 30 GW che dovranno essere installati non si può pensare di installare oltre 23 GW solo negli ultimi 5 anni con il rischio, se le cose non cambiano in termini di possibilità di accesso del fotovoltaico al mercato, di mancare clamorosamente l’obiettivo”, aggiunge Viscontini.

Per ciò che concerne la mobilità elettrica, nel PNIEC non vi è ancora un’adeguata trattazione del tema, fondamentale per una vera decarbonizzazione nei trasporti. Secondo ITALIA SOLARE serve un serio programma di sviluppo delle infrastrutture di ricarica per evitare che l’Italia rimanga indietro rispetto ai competitor europei. Inoltre, è indispensabile associare indissolubilmente l’energia elettrica aggiuntiva necessaria per la mobilità alle produzioni da fonti rinnovabili per evitare maggiori produzioni da termoelettrico. In tutto questo va considerato che un aumento cospicuo della presenza di veicoli elettrici, potrà rappresentare un enorme sistema di accumulo distribuito in grado di dare stabilità alla rete con un’efficace funzione di demand-response, in tempo reale.

ITALIA SOLARE prevede che, indipendentemente dal PNIEC, ancora una volta il Paese Italia dovrà attivarsi, con le sue eccellenze imprenditoriali, per superare le difficoltà alle quali siamo purtroppo abituati (limiti e complicazioni normative in primis) per cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati delle rinnovabili che significa anche contribuire in maniera determinante alla decarbonizzazione, che ormai è chiaro a tutti che deve essere realizzata, in misura totale, nel più breve tempo possibile.

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