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Indagine Aniasa e Bain & Company: timidi segnali per la mobilità elettrica in Italia

Gli italiani continuano a preferire l’auto agli altri mezzi per i propri spostamenti abituali. L’elettrico, nonostante gli incentivi, fatica ad affermarsi e (anche nel 2023) continua a restare fermo sotto la soglia del 4%. In una fase di incertezza economica come quella attuale, che frena gli acquisti di nuove vetture, aumenta, invece, la propensione a prendere le auto a noleggio. Oggi, infatti, 1 immatricolazione su 3 è a noleggio. Sono queste le principali evidenze dello studio condotto da Aniasa e Bain & Company sulla mobilità degli italiani nel 2023, realizzata su un campione ampiamente rappresentativo di residenti nelle principali città italiane, intervistati nel mese di maggio 2023.

Dall’indagine si evince che circa il 72% degli italiani utilizza prevalentemente l’auto per spostarsi, ma l’auspicata transizione green al momento stenta a realizzarsi, con le auto elettriche che ancora non convincono pienamente gli italiani alle prese con il cambio dell’auto, più orientati verso vetture ibride (soprattutto mild): nei primi 5 mesi dell’anno la quota di vetture alla spina è rimasta sotto il 4% (al 3,7%). Nel frattempo, le auto ibride hanno messo a segno buone performance: hanno toccato quota 35%, con un 26% però di mild ibrid, quindi con un’incidenza limitata sulla reale riduzione delle emissioni.

L’elettrico conferma una leggera preferenza per le metropoli del Paese, dove raggiunge una maggiore penetrazione nelle immatricolazioni (4%) rispetto alla media nazionale, ma continua a soffrire al Sud, dove il full electric e l’ibrido plug-in, insieme, non superano il 5-6% del mercato. “Lo studio condotto con Bain & Company – ha commentato il Presidente Aniasa Alberto Viano a margine della presentazione – “evidenzia una volta di più la centralità dell’auto nella mobilità degli italiani, sempre più inclini all’uso rispetto alla proprietà, e il ruolo strategico che il noleggio può giocare nella transizione ecologica del nostro parco circolante. Dati, questi, che rendono ancora più evidente l’opportunità di utilizzare, con interventi mirati, la leva fiscale, ad esempio prevedendo l’Iva al 10% per i servizi di car sharing (come per i servizi di trasporto pubblico) e di noleggio a breve termine per turisti stranieri (come già avviene per alberghi e ristoranti) e maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche”.

Gli fa eco Gianluca Di LoretoPartner di Bain & Company (in foto): “In questo contesto, i cambiamenti a cui sta andando incontro la filiera automotive rendono l’aspetto dimensionale delle aziende un fattore critico. Questo trend è già visibile oggi in Europa e nei prossimi anni assisteremo a una crescita significativa dei Costruttori dell’Est Europa e dell’Asia, in grado di produrre auto a costi più competitivi, soprattutto per i segmenti piccoli e delle urban car. Qual è la strada per la filiera italiana perché possa rimanere nell’arena competitiva europea? Investire sulle nuove tecnologie, anche ricorrendo ad operazioni di M&A”.

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