Gran parte dell’energia prodotta in Italia (59,7%) non proviene da fonti rinnovabili. Guardando i dati relativi ai consumi lordi, notiamo che solo il 19% proviene da fonti di energia rinnovabile (FER), un dato ben lontano dall’obiettivo di RepowerEU, che chiede di arrivare al 38,4-39% entro il 2030.
L’Unione Europea sta mettendo in atto diversi Programmi di Finanziamento con l’obiettivo di accelerare la ricerca e trasformare le idee in prodotti e servizi commerciabili. La priorità ora è sviluppare idrogeno pulito e rinnovabile, raggiungendo i 10 milioni di tonnellate entro il 2030, puntando alla neutralità climatica dell’U.E.
Tra le aziende maggiormente impegnate in questa transizione verso un’energia più pulita e sostenibile, c’è sicuramente MIAENERGIA, guidata da Primiano Calvo (nella foto), che opera offre consulenze finalizzate alla progettazione e allo sviluppo di iniziative imprenditoriali per l’installazione e messa in esercizio di impianti di energia elettrica e termica prodotta da fonti rinnovabili, contribuendo alla crescita degli obiettivi di decarbonizzazione.
Anche per Primiano Calvo l’idrogeno è ciò su cui dovremmo puntare: “Lo sviluppo di tecnologie rinnovabili, come l’idrogeno verde, può dare all’Italia un grande contributo nel conseguimento dell’indipendenza energetica, in considerazione dell’abbondanza di sole e vento. Oggi uno dei metodi più utilizzati per produrre questa fonte energetica è tramite l’elettrolisi, un processo nel quale il passaggio di corrente elettrica attraverso l’acqua causandone la sua scissione in ossigeno e idrogeno gassosi. Se prodotto a partire da una fonte di energia pulita, l’idrogeno è un vettore energetico a zero emissioni ed è in grado di sostituire petrolio e gas naturale, contribuendo così a ridurre notevolmente le emissioni di CO2”.
Del resto, anche il settore dell’automotive sembra si stia muovendo in questa direzione, con la produzione di automobili ad idrogeno, che stanno diventando sempre più performanti ed ecologiche, e sono in grado di fare il pieno in appena 3-5 minuti. L’idrogeno trova impiego anche in settori come quello alimentare, petrolchimico, tessile, metallurgico e aerospaziale.
Appare evidente, dunque, che investire in questa fonte energetica per l’Italia può essere positivo sia in termini ambientali, sia economici. “L’idrogeno è la sostanza maggiormente presente sul pianeta, anche se si trova legato ad altri elementi come ossigeno o carbonio. – prosegue Calvo – Con altri colleghi abbiamo avviato la fase di consultazione con docenti e ricercatori universitari, con esperti del settore energetico e stakeholders, al fine di redigere uno studio di prefattibilità per la costituzione di una startup innovativa che si occupi di energia green partendo da questo elemento. L’attenzione è al momento per l’impiego dell’idrogeno nel settore trasporti; tuttavia, si sta ampliando l’interesse anche nell’industria, come quella siderurgica”.