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Il FV in Italia piace con il sistema di accumulo e prevale nelle abitazioni indipendenti

Otovo, multinazionale norvegese specializzata in pannelli solari, ha pubblicato il Solar Index Italy, annuale studio sul mercato fotovoltaico domestico dedicato all’Italia. E oggi il report giunge puntuale per offrire anche una parziale panoramica sui comportamenti degli italiani in relazione alla transizione energetica.

Dai dati raccolti – si legge in una nota di sintesi – emerge una netta maggioranza di acquirenti uomini (90%) per gli impianti fotovoltaici, mentre le donne costituiscono una piccola percentuale (10%). Dal punto di vista della distribuzione anagrafica, invece, l’80% di chi compra pannelli solari ha un’età inferiore ai 54 anni (45% nella fascia 35-44; 35% in quella 45-54). La restante parte comprende persone tra i 54 e i 65 anni (14%) e soltanto il 6% supera quest’ultima soglia d’età. Tali numeri delineano l’impianto fotovoltaico come una forma d’investimento più idonea per chi ha raggiunto una certa solidità economica rispetto ai più giovani.

Inoltre, analizzando le formule di acquisto, si può notare che il 25% delle vendite avviene tramite processo di finanziamento, mentre il 75% si realizza tramite l’esborso completo per comprare i pannelli (pari a un costo lordo di circa 6.000 euro per un impianto residenziale medio con una potenza di 4,4 kW).

Piace inoltre procurarsi l’impianto fotovoltaico con un sistema d’accumulo: tale formula costituisce il 35% delle installazioni (il 55% avviene con la sola messa in opera dei pannelli). D’altronde, permette di passare da un autoconsumo del 35-40% al 90%, grazie alla capacità della batteria d’immagazzinare l’energia prodotta e non consumata. Infine, Il 10% unisce a questi elementi le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, a dimostrazione della crescente sensibilità verso forme più sostenibili di trasporto. Per tutti i tre macrocomponenti è disponibile una detrazione fiscale del 50%, uno sconto in fattura nella stessa percentuale oppure la cessione del credito d’imposta.

Osservando più in dettaglio i numeri, il 37 % degli impianti installati è concentrato nelle regioni del Nord: Lombardia (15%) Emilia-Romagna (12%) e Veneto (10%). Nel Centro Italia spicca il Lazio (12%), mentre nel Sud si distingue la Sicilia (8%). È interessante rilevare anche la differenza nel dimensionamento degli impianti. In Toscana e Calabria si trovano quelli più piccoli (media 3,3 kW) mentre in Trentino-Alto Adige, Puglia e Sicilia sono collocati gli impianti più grandi (rispettivamente 7,5 kW e 6,0 kW per le due regioni del Sud).

Un altro dato importante è la ripartizione delle installazioni per tipologia d’abitazione: il 90% dei lavori riguarda abitazioni indipendenti e villette a schiera, con il 10% invece che interessa i condomini. Ciò riflette i differenti iter d’approvazione per adottare i pannelli solari, al momento più rapidi per chi risiede in edifici autonomi rispetto a chi vive in appartamenti di uno stabile.

 

 

 

 

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