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Il Consiglio Regionale della Campania contesta il nuovo impianto Edison a Caserta

Il gruppo Edison ha dato il via a un progetto per la costruzione di una nuova centrale a ciclo combinato a Presenzano in provincia di Caserta, con un investimento pari a 370 milioni di euro. E’ il secondo annuncio di questo tipo in pochi mesi: una centrale analoga verrà infatti realizzata a Marghera. La differenza è data dal fatto che in Campania – afferma il gruppo – sarà un impianto “greenfield”, mentre in Veneto sostituisce un vecchio impianto sempre di Edison.

Lo spiega in questo modo l’amministratore delegato Nicola Monti: “Oggi il sistema elettrico è di fronte a una sfida. Dobbiamo favorire un aumento della generazione elettrica da fonti rinnovabili che sono per loro natura intermittenti e contemporaneamente garantire sicurezza e flessibilità al sistema elettrico nazionale e competitività alle imprese del nostro Paese. Ciò è possibile, affiancando allo sviluppo delle fonti rinnovabili la generazione da gas naturale, come previsto dal Piano Energia Clima e dagli accordi di Parigi del 2015 che riconoscono questa fonte come la risorsa in grado di svolgere un ruolo essenziale in questa fase di transazione energetica verso un sistema che a tendere diventerà carbon-free. Edison – prosegue Monti – continua a svolgere un ruolo di leader nella transizione energetica italiana grazie a un piano di investimenti focalizzato su rinnovabili e gas sostenibile”.

La centrale – che sarà realizzata dal gruppo Ansaldo Energia – avrà una potenza complessiva pari a circa 760 MW e – come si legge in una nota di Edison – adotterà “la migliore tecnologia ad oggi disponibile in grado di assicurare un rendimento energetico di circa il 63% che permette di ottenere delle emissioni specifiche di CO2 inferiori del 40% rispetto alla media del parco termoelettrico italiano. Le tecnologie adottate permetteranno di raggiungere elevate prestazioni ambientali garantendo inoltre emissioni di ossidi di azoto (NOX) inferiori di oltre il 60% rispetto agli attuali impianti a ciclo combinato della stessa taglia, nonché un utilizzo limitato della risorsa idrica”.

Sta di fatto che monta la preoccupazione dei residenti e delle istituzioni locali che stanno cercando di scongiurare la realizzazione dell’impianto. Anche il consiglio regionale della Campania contesta il nuovo impianto Edison. Il prossimo mese di dicembre scade infatti la proroga concessa all’azienda dai precedenti Governi per l’avvio dei lavori nel sito.

Già in passato le comunità locali si erano energicamente attivate per protestare contro l’impianto. Ma l’incubo turbogas – affermano i comitati – è tonato. Si temono infatti gravi ripercussioni sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sulla stessa economia dell’Alto casertano qualora la centrale venga realizzata.

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