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GSE, aggiornato il portale per gli incentivi ai gruppi di autoconsumo

Il decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162 – meglio noto come Milleproroghe 2019 – ha stabilito che l’energia condivisa si merita un contributo economico. Il decreto disciplina modalità e condizioni per le sperimentazioni italiane di autoconsumo collettivo e comunità energetiche. Ad assegnare gli incentivi, nella formula stabilita dal Ministero dello Sviluppo Economico, è il GSE (Gestore Servizi Energetici) che ha annunciato la messa online del nuovo portale – attivo dal 4 ottobre – dedicato alla presentazione delle istanze.

Lo strumento – riporta una nota del Gestore – è stato ottimizzato per ampliarne le funzionalità e rendere ancora più semplice la procedura d’invio delle richieste. Pubbliche Amministrazioni, cittadini e imprese che abbiano già costituito gruppi di autoconsumo collettivo o comunità energetiche inviando le istanze preliminari al GSE, possono  completare la procedura prevista attraverso il nuovo portale. In ogni caso, gli incentivi saranno riconosciuti a partire dalla data di presentazione dell’istanza preliminare.

Secondo l’attuale normativa, il Gestore riconosce per un periodo di 20 anni e per ciascun kWh elettrico condiviso un corrispettivo unitario pari alla della tariffa di trasmissione per le utenze in bassa tensione (7,61 €/MWh per l’anno 2020) e il valore più elevato della componente variabile di distribuzione per le utenze altri usi in bassa tensione (0,61 €/MWh per l’anno 2020). Nel caso di gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente è previsto un contributo aggiuntivo dovuto alle perdite di rete evitate; il valore è legato al livello di tensione e del Prezzo Zonale Orario dell’energia elettrica.

A ciò si aggiunge una tariffa premio di 100 euro il MWh per i gruppi di autoconsumatori e di 110 euro/ MWh per le comunità rinnovabili.

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