Il Gruppo Aton apre il 2024 con lo sguardo rivolto all’estero. Il primo trimestre dell’anno si è chiuso positivamente per la tech company che dall’heaquarter di Villorba, nel Trevigiano, accompagna le aziende nella trasformazione digitale e sostenibile.
“I numeri realizzati in questi primi tre mesi hanno evidenziato un fatturato stabilmente in crescita rispetto all’anno precedente”, analizza in un comunicato la Cfo del gruppo, Tania Zanatta. “Ponendo il focus sui macro dati del primo trimestre di Aton, e confrontandoli con lo stesso segmento temporale dell’anno scorso, i ricavi sono a 5,5 milioni di euro (+6%, in assoluto 300 mila euro in più), l’Ebitda è stabile a poco meno di un milione di euro e il portafoglio ordini a backlog è pari di 24 milioni di euro”.
In linea anche il margine Ebitda di gruppo, che sale al 18%, segnando un +2% rispetto alla percentuale del trimestre precedente (ottobre-dicembre 2023). Crescono di un 5% le vendite di prodotti e servizi Aton, che ammontano quindi al 78% del fatturato complessivo, contro il 73% del primo trimestre 2023. Il 59% delle vendite è costituito da fatturato ricorrente.
In un contesto economico complesso il Gruppo Aton aveva chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato di 22,8 milioni di euro, confermando una crescita (+2,2%) sul 2022. Positivo anche l’aumento dei margini registrato nella seconda parte del 2023, con un Ebitda di gruppo al 16%, rispetto al 9% registrato nel primo semestre.
“Tutti gli indici confermano la solidità del business Aton ed il rapporto di fiducia di lungo periodo con i clienti”, commenta Il Ceo, Giorgio De Nardi (nella foto). “Il Gruppo si prepara ad una crescita sfidante, l’obiettivo è raggiungere i 6 milioni di Ebitda nel 2024. Questo primo scorcio del 2024 porta delle ottime notizie nel processo di internazionalizzazione. Abbiamo infatti realizzato un importante accordo con un cliente strategico in Gran Bretagna, che opera nel settore dell’oil & gas: la nuova partnership porterà i propri effetti a partire dall’esercizio appena iniziato”.
Si conferma così la propensione internazionale ed inclusiva del gruppo, che oggi occupa persone di 18 nazionalità diverse, (c’è chi lavora in smart working da Barcellona e in Sudafrica). Sono già 17 le new entry del primo trimestre, che fanno raggiungere quota 240 il numero complessivo dei collaboratori, gli atonpeople.
La crescita delle persone, con una particolare attenzione ai giovani e alla parità di genere, e l’applicazione di una seria e determinata politica di diversity & inclusion, sono alcuni degli elementi chiave della strategia di impresa del Gruppo Aton: anche per questo l’azienda ha aderito al progetto “Contamination Lab of Veneto” dell’Università degli Studi di Padova in collaborazione con UniSmart della Fondazione Università di Padova.
Un team di giovani studenti ha accettato la sfida di far diventare Aton l’azienda più attrattiva e generativa nel business sostenibile e in questi mesi sta analizzando strategie e best practice di aziende leader a livello internazionale per arrivare a formulare, anche attraverso il confronto con gli atonpeople, un insieme di pratiche innovative.
L’energia delle nuove generazioni passa anche attraverso gli AtonCamp, study visit in collaborazione con alcune scuole del territorio realizzate con l’obiettivo di raccontare ai futuri professionisti del digitale, attraverso l’uso della gamification, esperienze e valori che ogni giorno condividiamo in azienda.